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Cultura  

A cinquant’anni dalla morte un premio in onore del “perosino” Fernandel

A cinquant’anni dalla morte un premio in onore del “perosino” Fernandel

Cinema e val Chisone non sono un binomio a cui si è soliti pensare. Ma lo sta diventando grazie all’Associazione Piemonte Movie che oltre a gestire da due anni il Cinema delle Valli a Villar Perosa, ha pensato di mettere quest’estate la basse valle al centro del progetto Officina Piemonte Movie. A spiegare di che si tratta pensa il presidente dell’associazione, Alessandro Gaido: «proponiamo un calendario di 33 appuntamenti cinematografici (lungo e cortometraggi e documentari) in qualche modo collegati con la nostra regione. Sono otto le località piemontesi coinvolte dalle proiezioni, ma la maggior parte – la sezione Cinevillaggio – si concentra in val Chisone tra Villar e Perosa Argentina con 13 serate».

Fernandel, attore la cui famiglia era originaria della borgata Coutandin (Perosa)

Unico, ma significativo è stato l’appuntamento perosino nel Parco Gay con la proiezione lo scorso 26 giugno de “La vacca e il prigioniero”, tributo a Fernandel, attore di origine perosina a cinquant’anni dalla morte. Proprio per celebrare quest’anniversario è nato il Premio Cinematografico Fernandel, che il 24 luglio al parco del bacino di Villar Perosa sarà assegnato alla migliore coproduzione italo-francese degli ultimi tre anni da un prestigioso comitato scientifico (oltre a Piemonte Movie e ai comuni di Perosa e Villar, Torino Film Festival, Museo nazionale del Cinema, Film Commission Torino Piemonte, Alliance Française). «L’idea è di renderlo un evento annuale – spiega Gaido – alternando Perosa e Villar nell’ospitare la serata finale».

A caratterizzare le dodici serate villaresi del Cinevillaggio le tante proiezioni all’aperto (che in caso di meteo sfavorevole si spostano nella sala del Cinema delle Valli): dal giardino di Sant’Aniceto ai Parchi Agnelli e del bacino al sagrato di San Pietro. «In questa cornice magnifica e ricca di storia il 17 luglio ospiteremo la proiezione di “Bogre – La grande eresia europea”, un film storico di Fredo Valla (ospite quella sera) dedicato ai Catari». Per rendere omaggio alla storia villarese – legata alla Germania con l’emigrazione dei valdesi, alla Calabria con l’immigrazione del dopoguerra e, per il ruolo industriale giocato in paese dall’Skf, alla Svezia (la cui ambasciata ha onorato la rassegna col patrocinio) – nel programma (consultabile sul sito http://www.piemontemovie.com) sono presenti film tedeschi e svedesi e una selezione della Film Commission Calabria.

Una proiezione sul sagrato di Sant’Aniceto a Villar

Sempre legata alla storia villarese, è anche “La fabbrica del Villaggio”, progetto su cui Piemonte Movie sta lavorando da mesi (compreso il periodo della “chiusura” Covid) per la realizzazione di un documentario (in programma il 10 luglio) con interviste per raccontare attraverso testimonianze di ieri e di oggi il forte intreccio tra le vicende della RIV e quelle del comune. «Nel progetto sono stati coinvolti una decina di ragazzi appassionati di cinema (in gran parte valligiani) che penso potranno costituire una buona base per quel centro di aggregazione culturale che vorremmo costituire intorno al Cinema». Un’ambizione condivisa col comune di Villar «che ci ha sostenuto in modo serio anche durante la fase critica del Covid, agevolandoci il lavoro con l’obiettivo di rendere il Cinema delle Valli un Cinema di riferimento per tutto il territorio e un polo culturale di comunità».

GR

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