4 Novembre 2016
A Cercenasco e Vigone la visita pastorale dell'arcivescovo di Torino che invita a guardare oltre le polemiche

Domani sera, nel salone parrocchiale di Cercenasco, alle ore 21, l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, incontrerà i rappresentanti e i soci delle associazioni di volontariato. Un appuntamento che si colloca nell’ambito della visita che l’arcivescovo sta conducendo nelle zone pastorali.
La visita prevedeva anche, proprio per oggi, l’incontro con gli studenti dell’istituto comprensivo di Vigone e Cercenasco. Ma l’incontro è stato annullato per scelta del dirigente scolastico Lorenzo Varaldo che, sbandierando il vessillo della laicità, ha detto no. Una decisione, quella del dirigente, che ha lasciato sconcertate le due comunità e lo stesso Nosiglia. Quest’ultimo, in una lettera aperta pubblicata anche sul sito istituzionale del Comune di Vigone, ha invitato tutti a guardare «oltre questo episodio» ribadendo «la volontà di lavorare insieme affinché la scuola, una delle realtà educative e culturali che più ci sta a cuore, possa usufruire dell’apporto congiunto di tutte le componenti della nostra società».
Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera dell’Arcivescovo.
Cari fedeli e cittadini di Vigone e Cercenasco, ho appreso con stupore il caso mediatico che è nato dalla richiesta da parte dell’ufficio scuola della diocesi di incontrare i ragazzi nella scuola pubblica, durante la mia visita alle parrocchie e realtà culturali e civili del territorio. Il direttore generale dell’ufficio regionale dell’università e della ricerca per il Piemonte approvando questa iniziativa mi ha scritto, sottolineando che “i valori fondanti della nostra scuola la vedono aperta, aliena da pregiudizi ideologici, pronta ad accogliere chiunque sia portatore di conoscenza e cultura. E’ una scuola che pone al centro del suo aspetto valoriale e della sua missione l’agire quotidiano, l’educazione e la formazione delle nuove generazioni, a prescindere da distinzioni politiche e di fede”. Ringrazio i vostri Sindaci e tutti quelli che sono intervenuti in questa vicenda per sottolineare il carattere culturale e civile della mia visita che si svolge, come ben sanno le oltre 1000 scuole che ho visitato nei diversi territori, in questi anni del mio servizio nella Diocesi di Torino. L’ho fatto sempre nel pieno rispetto degli obiettivi culturali e formativi propri della scuola pubblica, sui temi costituzionali della solidarietà, della accoglienza, della pace e del bene comune e rispondendo alle domande che gli alunni stessi mi rivolgevano. Ringrazio in particolare il Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo di Vigone,la cui maggioranza ha votato di essere disponibile ad accogliermi. Tuttavia considerato quanto è accaduto, penso sia più opportuno concentrare la mia visita sulle altre occasioni già previste di incontro con i ragazzi e giovani, adulti e famiglie, malati e anziani, associazioni ecclesiali e laiche, istituzioni e mondo del lavoro. Essa infatti vuole essere per tutti, comunità ecclesiale e comunità civile del territorio, un momento di gioia, di unità e di pace. Guardiamo oltre dunque questo episodio e ribadiamo la volontà di lavorare insieme affinché la scuola, una delle realtà educative e culturali che più ci sta a cuore, possa usufruire dell’apporto congiunto di tutte le componenti della nostra società, per il domani delle nuove generazioni e per il bene‐vivere e collaborare, insieme in questo territorio. Sono sicuro dell’accoglienza che le comunità di Vigone e Cercenasco sapranno esprimere in questa circostanza che considero molto importante per me vescovo e per loro, e aspetto di incontrarvi con riconoscenza e amicizia. Con vivo saluto
+ Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino
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