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Valpe, l'incertezza la fa da padrona

Valpe, l'incertezza la fa da padrona

8 luglio 2014

La Valpe ha tempo fino al 15 luglio per iscriversi al massimo campionato italiano di Hockey su Ghiaccio. Regna l’incertezza sul Il progetto della Fisg è di allargare la lega fino ad arrivare a 10-12 squadre, per aumentare il livello di competitività ed evitare formule intricate, come quelle dello scorso anno, che portano le squadre ad affrontarsi una decina di volte in stagione, rendendo le sfide di fatto meno appassionanti e sentite.

Un’idea ottima, almeno sulla carta, ma che porta con sé tante incognite e fattori negativi. Le nuove norme, infatti, prevedono un tetto massimo di 4 stranieri per squadra. Una norma che punta a convincere squadre come Egna, Caldaro, Appiano, Merano e Gardena, lo scorso anno impegnate nella INL Svizzera (e magari anche il Bolzano, che ha vinto l’ultima EBEL) a tornare “in patria”. È però una norma che penalizza fortemente le squadre che non hanno abbondanza di atleti locali come come l’Asiago e, soprattutto, la Valpe. In linea teorica, il termine per presentare la richiesta di iscrizione all’Elite.A è scaduto il 23 giugno, giugno, ma è stata richiesta e ottenuta una proroga fino al 15 luglio. In questo lasso di tempo, la società potrà valutare la fattibilità di un’iscrizione al campionato, tenendo conto anche dell’annoso problema legato alla gestione del Cotta Morandini. Nei prossimi mesi dovrebbero iniziare i lavori della fondazione Torino 2006 per l’ottimizzazione dei costi dell’impianto, ma un risparmio effettivo ci sarà solo tra 2 anni il Cotta Morandini serve ora. Per le partite e gli allenamenti della prima squadra soprattutto, ma anche per quelli delle giovanili e per le attività aperte al pubblico come il pattinaggio libero.

Il 10 giugno, sul suo sito ufficiale, la Valpe ha annunciato il rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione con Bodino Engineering, da anni partner dei biancorossi. Ma potrebbe non bastare.
La situazione si delineerà nei prossimi giorni, ma pare tutt’altro che fluida. E i problemi non riguardano solo la Valpe: anche l’Asiago ha espresso perplessità sul tetto agli stranieri, le “esodate” in INL preferirebbero continuare l’avventura austriaca e anche il Bolzano sembra tutt’altro che allietato dalla prospettiva di un ritorno in patria. L’hockey italiano, insomma, è in piena crisi.

L’incertezza sul futuro biancorosso ha influito sulle scelte del componenti del roster dell’ultima stagione. Il primo ad andarsene è stato McDonough, che ha firmato per l’Odense (Metal Ligaen – Danimarca), seguito da Scott Barney, accasatosi all’EHC Lustenau, che partecipa alla seconda lega del campionato austriaco. Più dolorose le partenze del goalie Jeff Frazee (anche lui in Danimarca, al SønderjyskE) e del giovane Tyler Maxwell, tornato in America negli Stockton Thunder (ECHL): entrambi non avevano mai nascosto l’amore per Torre Pellice e la Valpe, e si sperava che potessero restare ancora un anno.
L’addio più difficile da metabolizzare sarà però quello del coach Mike Flanagan, al centro del progetto da due anni. Flanagan si è accordato con l’Egna e dà l’addio alla Valpe dopo aver portato per la prima volta i biancorossi in finale scudetto e la vittoria della Coppa Italia 2012/2013.

Nicolò Mosca

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