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Una maglia de La Perosina per papa Francesco

Una maglia de La Perosina per papa Francesco

Papa Francesco ha salutato la squadra di bocce de La Perosina durante l’Angelus del 7 aprile 2024, dopo aver ricevuto dal giocatore Lorenzo Brero una maglia della società.

Chi ha seguito l’Angelus del papa domenica 7 aprile si sarà accorto che Francesco tra i vari saluti formulati ne ha rivolto uno anche alla squadra di bocce de La Perosina.

Un giocatore di bocce da Francesco

Anche se la formazione di Perosa Argentina milita da anni nel massimo campionato di bocce Volo, non è che il papa segua il campionato di bocce. A far conoscere a Bergoglio questa bella realtà, c’è voluto un pizzico di provvidenza, incarnata in Lorenzo Brero, giocatore della Perosina, residente a Rosta.

Conosco il cugino

Non è dato sapere se il papa ami le bocce, ma un suo cugino, Elio Bellero, coltiva questa passione. «Ho giocato a bocce tanti anni a Rosta con Elio – spiega Brero – e siamo diventati amici. Qualche anno fa in occasione della visita del papa ad Asti, Elio è andato al pranzo dei parenti e mi ha chiamato al telefono passandomi il papa, è stata una grande sorpresa per me e per mia mamma (che era lì). Quasi due mesi fa, Elio mi ha chiamato e mi ha detto di tenermi libero sabato 6 aprile. E quando gli ho chiesto perché, mi ha risposto “Andiamo a trovare il papa”».

Una maglia per il papa

Detto fatto e Lorenzo non ha perso l’occasione per omaggiare il papa della maglia della sua attuale squadra, l’ASD Bocciofila La Perosina. «Ho sentito il presidente Giancarlo Data e suo figlio Michele e loro si sono mostrati entusiasti della possibilità di far conoscere La Perosina a papa Francesco».

Non sono mica un gelataio!

Nel pomeriggio di sabato 6 aprile Lorenzo ha così incontrato il santo padre. «Ci ha accolto nel salone sotto la sua dimora a Santa Marta e abbiamo potuto stare con lui per due ore e mezza: è arrivato camminando col suo bastone (dal vivo è molto più in forma di come appare in TV!) ed è stato molto spiritoso. Ad esempio ci ha raccontato di quando appena eletto papa, agli addetti al protocollo, che volevano imporgli scarpe rosse e pantaloni bianchi, ha risposto “Non sono mica un gelataio!”».

Un crocifisso in dono

Ricevuta la maglietta, Francesco a sua volta ha fatto un regalo ai presenti: «Ci ha donato un crocifisso dopo averlo benedetto. A questo punto, su consiglio del cugino, gli ho lasciato un biglietto per chiedergli di ricordare La Perosina nel saluto durante l’Angelus (in passato l’aveva già fatto per la bocciofila del Rosta)».

L’emozione dell’Angelus

E il papa non se n’è dimenticato: «La domenica assistere all’Angelus è stata un’emozione davvero grande, guardando dalla TV non ci si rende conto dell’affetto della folla per Francesco. Quando poi ha salutato La Perosina l’emozione è stata ancora più forte!»

GR

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