Skip to Main Content

In evidenza  

Intervista a Gilmar Felizia, vice allenatore del Pinerolo Fd

Intervista a Gilmar Felizia, vice allenatore del Pinerolo Fd

Durante il Memorial Sara Bertinetto, abbiamo approfittato della presenza dei dirigenti del Pinerolo Fd per intervistare Gilmar Felizia, vice-allenatore dei biancoblù, che per l’occasione, data l’assenza del mister Gianluca Gallina, sedeva sulla panchina come allenatore. Ci ha raccontato la realtà del Pinerolo Fd e alcune curiosità sulla stagione conclusa con la vittoria del campionato regionale Uisp “Matti per il Calcio”.

Il Pinerolo Fd è campione regionale: ve lo aspettavate?

GIlmar Felizia
Gilmar Felizia, vice allenatore del Pinerolo Fd. Non è legato alla cooperativa Il Raggio (Foto Daniele Manuel Menin)

Arrivavamo da un campionato strano, iniziato nel peggiore dei modi (nessuna vittoria nel girone di andata) e concluso con una rimonta che ci ha portato fino al quinto posto. Ai cancelli di partenza non godevamo dei favori del pronostico,ma all’interno dello staff c’era comunque grande  fiducia.

Che cosa è cambiato?

All’inizio di questa stagioneabbiamo sperimentato per la prima volta l’esperienza del ritiro (3 giorni di agosto a Villar Pellice), provando anche nuovi giocatori selezionati attraverso dei provini che hanno portato all’ingresso nella squadra di ragazzi molto validi. E, in quel momento, è venuto fuori un lato della squadra rimasto fino a quel momento nascosto: la voglia di far vedere a se stessi e agli altri che, nonostante tutto, il Pinerolo Fd rappresenta qualcosa di importante sia che si vinca sia che si perda. Da lì, i giocatori hanno iniziato veramente ad impegnarsi e abbiamo affrontato l’inizio del campionato con la giusta carica, anche se nelle prime partite non tutto è andato liscio: esordio con un pareggio sul campo dell’Ingegno Calcio, vittoria contro il Cuore Matto e brutale sconfitta contro la Bralbese. Questa partita arrivava subito dopo la morte di
Claudio Ongaro, preparatore dei portieri scomparso ad ottobre in un tragico incidente stradale, e per i ragazzi non è stato facile. Dopo quella partita, però, è arrivato il “boom” e il Pinerolo Fd non è stato più battuto.

C’è stato un momento di svolta?

I momenti importanti per i ragazzi sono stati tanti, ma se dovessi individuarne uno di vera e propria svolta, è l’amichevole giocata il 12 gennaio contro il Torino Fd. Abbiamo vinto 3-2 contro una squadra forte, blasonata e che non avevamo mai battuto grazie a una tripletta di Rivoira. E i ragazzi hanno dedicato la vittoria a Claudio, è stato un momento particolarmente importante per loro.

Niente sconfitte fino alla finale, dicevamo… E poi?

La finale, giocata contro la Bralbese ad Alba, è stata una grande sofferenza. Abbiamo raggiunto Alba in pullman – di solito ci muoviamo in macchina – accompagnati da diversi tifosi, e i ragazzi erano molto tesi, perché una finale non l’avevano mai vissuta. Sul pullman c’era un’aria festosa, ma al contempo c’era molta tensione: si respirava l’aria della finale, perché ci si giocava tutto l’anno contro la seconda in classifica
(Bralbese). La preoccupazione non era solo dei ragazzi, e anche tra noi dirigenti si respirava aria di tensione: c’era paura di buttare tutto il campionato in un torneo con una formula quantomeno curiosa.

Perché curiosa?

È strano che la prima in classifica debba giocarsi tutto in una partita secca contro una squadra arrivata a 12 punti di distacco. L’idea di fondo degli organizzatori è di fare concludere il campionato con una giornata finale in cui le squadre si sfidano nello stesso posto per definire le posizioni in classifica. Finire il campionato tutti insieme è bello ma, almeno secondo noi, questa formula penalizza eccessivamente il cammino fatto durante la stagione: sarebbe che questa giornata sia dedicata all’ultimo turno di campionato, in modo da preservare la festa ma non stravolgere la classifica con una partita secca. In ogni caso, alla fine è andata bene e l’abbiamo spuntata (2-0 il risultato finale), dimostrando ancora una volta che il Pinerolo Fd meritava quel titolo. E l’anno prossimo puntiamo al bis!

Facciamo due parole sulla rosa che ha vinto il campionato…

Il Pinerolo Fd ha 26 giocatori (tesserati Uisp come richiede il regolamento di “Matti per il Calcio”), compresi alcuni che non vengono più. Sono ragazzi che stanno attraversando un periodo difficile e devono capire, aiutati dai loro educatori, cosa vuol dire per loro il Pinerolo FD. Ce n’è uno che ha dovuto scegliere tra la scuola e il Pinerolo FD, gli allenatori sono d’accordo, ma queste sono scelte della loro comunità. Anche perché collaboriamo con tante realtà diverse: Du Parc di Torre Pellice, Cis di Pinerolo, il Sert di Pinerolo, Asl, Cooperativa il Raggio di Pinerolo, e direttamente dalla famiglie.

Qualche statistica?

A livello di squadra abbiamo chiuso il campionato con 58 goal fatti e 8 subiti: miglior attacco e miglior difesa. A livello individuale, Marco Rivoira ha vinto il titolo di capocannoniere con con 21 goal.

Tu hai avuto esperienze sulla panchina di squadre con atleti normodotati. Qual è la differenza nell’allenare i disabili?

In teoria non ce ne dovrebbero essere! Posso parlare però della mia esperienza professionale, in cui ho imparato che la differenza maggiore è che  allenare i disabili ti dà molta più soddisfazione. Con i disabili c’è un lavoro di squadra a livello di staff, per coinvolgere al meglio gli operatori ed educatori che gravitano intorno alla squadra. È molto importante, ad esempio, la figura degli operatori in campo (tre possono essere schierati
durante le partite per gestire eventuali emergenze), che permette di mantenere il giusto approccio con i ragazzi. A livello “tecnico”, la maggior differenza è legata al concetto di ruolo: ai giocatori normodotati e facile dire «fai il difensore centrale» ai disabili no. All’inizio, nel Pinerolo Fd, abbiamo dovuto spiegare il concetto del ruolo e che non ci sono ruoli più importanti di altri. Il concetto di squadra, nella nostra squadra, è fortissimo. È difficile anche gestire le aspettative dei genitori e delle cooperativi, che si aspettano che il Pinerolo Fd possa servire a risolvere
determinate situazioni. E, nella maggior parte dei casi, l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto.

Nicolò Mosca

Errata Corrige: Sull’edizione cartacea del 7 luglio, Gilmar Felizia è stato erroneamente segnalato come “operatore della Cooperativa il Raggio”. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori per il refuso.

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *