21 Maggio 2013
Il Giro a Pinerolo: resoconto e photogallery della tappa
È una tappa importante per Vincenzo Nibali, una tappa che prevede due GPM ed un tracciato non facilissimo.
A pochi minuti dalla partenza, la direzione gara, decide ufficialmente di eliminare la Val Chisone e quindi il GPM di Sestriere, le condizioni meteo sono troppo avverse, nevischio e nebbia bassa sono le cause. A Pinerolo la grande organizzazione dei diversi volontari e degli agenti della Polizia Locale, permette in breve tempo di mobilizzare il corso principale, Corso Torino, permettendo la massima sicurezza sul tracciato.
Partito da Cervere, il gruppo raggiunge la Città di Pinerolo dove, poco prima, Nibali riscontra qualche problema tecnico con la bici, tanto da passare quasi ultimo, con un suo gregario, sotto il traguardo volante di Piazza Barbieri; da qui svolta verso Piossasco per raggiungere Susa ed infine Bardonecchia.
Alla fine, in mezzo ad una fitta nebbia e qualche fiocco di neve, ha vinto Mauro Santambrogio: Nibali ha rinunciato alla volata a due, accontentandosi di aver sistemato la sua classifica e guadagnando preziosi secondi rispetto agli uomini più pericolosi.
Anche questa tappa regala emozioni, non tutte positive, visto che Enrico Battaglin e Alessandro Vanotti sono costretti al ritiro a causa di una caduta; il referto medico comunicherà lesioni alle costole per l’uno e frattura della clavicola per l’altro.
A 85 Km dal traguardo, Radio Corsa segnala 4 fuggitivi che animeranno il pomeriggio: si tratta di Colbrelli, Trentin, Pietropolli e quel Paolini che i primi giorni avevano indossato la Maglia Rosa. Riescono a mantenere un buon distacco dal gruppo dei migliori, e vengono segnalati a Susa a più nove minuti. Passata Susa, lentamente i fuggitivi vengono ripresi, Trentin si stacca per primo a causa di una foratura: resistono Colbrelli, Pietropolli e Paolini ancora a tre chilometri dal traguardo, ma il gruppo accelera. Pietropolli viene raggiunto dal gruppo a circa 2 chilometri dall’arrivo e quando ne manca uno e mezzo parte Nibali, che vuole dare un segnale forte…e ci riesce bene. A ruota della Magli Rosa, resistono solo Santambrogio, Betancur e Evans, ma quest’ultimi dopo aver ripreso e staccato gli uomini in fuga, non reggono al ritmo e perdono terreno prezioso: l’australiano accuserà ben 33 secondi di ritardo da Nibali e addirittura 1’28” per Michele Scarponi che accuserà problemi muscolari dovuti al freddo.
Come detto precedentemente, Vincenzo Nibali lascia vincere Santambrogio che appena taglia il traguardo lo ringrazia con una pacca sulla spalla: lo Squalo ha fatto ampiamente il suo dovere, mettendo fuori dai giochi Gesink, infliggendogli 4 minuti abbondanti.
Fabrizio Falco
La photogallery a cura di Nicolò Mosca, Fabrizio Falco e Gianluca Bonnet
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