12 Febbraio 2021
Davide Nicola sulla panchina granata: un inizio in… rimonta!

47 anni. Nato a Luserna San Giovanni, risiede a Vigone. Stiamo parlando di Davide Nicola, dallo scorso 19 gennaio guida tecnica del Torino FC, con l’obiettivo di portare il prima possibile la squadra fuori dai bassifondi della classifica. Mister Nicola era già stato ipotizzato sulla panchina granata nella prima parte dello scorso campionato, ma poi si era accasato al Genoa (condotto alla permanenza nella massima Serie) e così il presidente Urbano Cairo aveva poi virato su Moreno Longo. Quattordicesimo allenatore della presidenza Cairo, Nicola è un vero e proprio “esperto” di salvezze difficili, come quella “miracolosa” raggiunta con il Crotone nel 2016-2017. È tornato a “vestire” il granata dopo ben quindici anni: fu infatti indimenticato protagonista della storica promozione in Serie A del Toro post fallimento (allenato da Gianni De Biasi), che sconfisse il Mantova in una combattuta doppia finale play-off. Nella partita di ritorno a Torino, fu proprio il neo mister granata (che giocava come difensore laterale) a realizzare, nei tempi supplementari, la rete che valse la massima Serie. La sua esperienza da allenatore iniziò nel 2010, sulla panchina del Lumezzane.
Finora ha guidato i granata in tre partite ufficiali. Bottino complessivo: tre punti. Visto così, non una gran cosa. Però, analizzando la maniera in cui sono arrivati questi risultati, un elemento balza all’occhio. Ed è un elemento su cui basare la fiducia per una pronta risalita del Toro in classifica: la squadra non ha mai mollato. Anzi, ha sempre recuperato il risultato, al contrario di ciò che accadeva sistematicamente con Marco Giampaolo. È accaduto sin dalla partita d’esordio del nuovo mister, su un campo difficile come quello di Benevento, con i granata che, grazie ad una doppietta del redivivo Simone Zaza, hanno recuperato due reti ai padroni di casa, agguantando il pari nei minuti di recupero. Poi è stata la volta della Fiorentina al “Grande Torino”, con la rete dell’1-1 trovata dai ragazzi di Nicola a pochi minuti dal fischio finale, grazie al “Gallo” Belotti. C’è da dire, ad onore del vero, che la Fiorentina ha giocato buona parte della gara in dieci uomini, e la parte conclusiva addirittura in nove. La terza gara, in trasferta sul proibitivo campo dell’Atalanta, ha visto il Toro compiere una vera e propria impresa. Infatti, dopo soli 21 minuti i nerazzurri erano già avanti 3-0, e sembravano aver scritto in netto anticipo la parola fine sulla gara. Poi la partita a poco a poco cambia volto, perché i granata mettono in campo una grinta inaspettata, frutto della forte motivazione infusa dalle urla di Nicola da bordo campo. Due goal nel finale del primo tempo (Belotti e Bremer) a cui fa seguito, a pochi minuti dal termine della gara, un bello stacco di testa di Bonazzoli (su assist di Verdi) per il 3-3 finale. Certo, la strada per la salvezza è ancora lunga e piena di insidie. Ma il Toro di mister Nicola, per quanto si è visto nelle prime tre uscite, può farcela. Anche perché, rispetto alle dirette concorrenti, ha una qualità della rosa che, seppur non eccelsa, appare oggettivamente superiore.
Vincenzo Parisi
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