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Da Pinerolo a Podenzano su due ruote

Da Pinerolo a Podenzano su due ruote

Inizia la stagione ciclistica: talenti pinerolesi in tour

Ciclisti Under 23 Pinerolo
Da sinistra Stanislau Bazhkou, Umberto Marengo, Jacopo Mosca e Davide Busuito

Sono ben 4 i giovani ciclisti delle nostre zone che stanno preparando la stagione 2013/2014 della categoria Dilettanti. Sono i rolettesi Umberto Marengo (classe ’92) ed Emanuele Marengo (’94), il pinerolese Davide Busuito (’93) e l’osaschese Jacopo Mosca (’93); tutti tesserati per il Gs Podenzano, team piacentino nato nel 1988 che può vantare nel palmares due campionati del mondo, un campionato italiano a cronometro e due su strada. E che ha lanciato un certo Roman Kreuziger. La squadra, che risponde agli ordini del Direttore Sportivo Ellis Rastelli e del Team Manager Cesare Biondi, è completata dagli Under 23 Stanislau Bazhkou, Ivan Balykin, Alberto Cornelio, Mattia De Morì, e dagli Elìte Daniele Angelini, Matteo Gozzi, Davide Gomirato ed Elia Zanon. Negli ultimi anni il team emiliano ha attraversato una crisi di risultati, e per ripore la squadra ai livelli del passato il Team Manager Cesare Biondi ha allestito un organico di tutto rispetto: «La scorsa stagione non abbiamo vinto nulla – spiega – ma adesso la musica cambia. Abbiamo una squadra dal grande potenziale, ci divertiremo». Tornando ai quattro pinerolesi, la stagione che sta per iniziare segnerà l’esordio tra gli Under 23 di Emanuele Marengo, il più giovane del team. Umberto Marengo e Jacopo Mosca correvano per il Podenzano già lo scorso anno, Davide Busuito era invece nel Brunero. Quali possono essere, realisticamente, i loro obiettivi per questa stagione? Nell’organizzazione di squadra sono tutti a disposizione del capitano Stanislau Bazhkou, e cercheranno di giocarsi le loro chanche sfruttando qualche fuga da lontano. Questo non toglie che, durante l’anno, le gerarchie possano cambiare. Stiamo comunque parlando di ciclisti che da juniores hanno vinto molto (U. Marengo e Busuito sono stati campioni regionali, Mosca è stato convocato in nazionale per i mondiali) e che in altre squadre sarebbero leader. È da ricordare anche che lo scorso anno il miglior risultato della Podenzano è stato ottenuto proprio da Umberto Marengo che si è classificato secondo nel Trofeo Biondi. La stagione del Podenzano inizierà alla Coppa San Geo, corsa internazionale in programma sabato 23 febbraio nella provincia di Brescia, mentre il 24 marzo saranno a Collegno.

Manuel Marras

Parla il capitano Bazhkou

All’inizio di febbraio, il fuoriclasse bielorusso Stanislau Bazhkou era a Pinerolo per allenarsi insieme ai suoi compagni di squadra pinerolesi. Il capitano del Team Podenzano vanta un curriculum di tutto rispetto. La scorsa stagione, tesserato per il team Palazzago, ha vinto due corse in Italia (a Monte San Pietrangeli e Fermo) e, soprattutto, si è laureato campione nazionale bielorusso sia nella prova in linea che a cronometro. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua esperienza in Italia.

Stanislau Bazhkou
Il bielorusso Stanislau Bazhkou, capitano del Team Podenzano

Come ti trovi nel “Bel Paese” ?

Bene! Le strade bielorusse non sono adatte ai ciclisti, qui ci sono tante salite lunghe e belle che a me piacciono. Quando mi allenavo in Bielorussia (fino a 3 anni fa), dovevo spostarmi con la nazionale fino in Ucraina per allenarmi in salita.

Quali sono le ambizioni per la stagione che inizia?

I miei obiettivi principali sono fare bene al Girobio (Giro d’Italia dilettanti), ai Mondiali di Firenze e agli Europei. Oltre, ovviamente, ai piazzamenti nelle corse della domenica. Sono molto fiducioso perché quest’anno abbiamo una buona squadra e soprattutto un bel gruppo.

Quali sono le differenze tra Bielorussia e Italia in ambito sportivo?

Eh… Tutto! In Bielorussia ci sono poche gare, non esiste lo “status” di ciclista. Se dovessi tornare in patria non potrei continuare a correre perché ci sono pochissime gare. Lì vanno forte l’hockey (c’è una squadra in Khl, la Dinamo Minsk), il biathlon e la pallavolo. Tutte le altre discipline hanno scarsa visibilità e non portano uno stipendio.

Da dove viene allora questa passione per il ciclismo?

Ho detto: “Provo” e mi è piaciuto. Se sono arrivato a giocarmi le mie carte in Italia è grazie a Ljubov Nemkova madre del mio amico Aliaksandr Kkuchynski (professionista per il Katusha Team) che mi ha aiutato ad arrivare in Italia dicendo “Lavora, Lavora”! Se sono alla Podenzano, invece, è grazie al team manager del Podenzano Cesare Biondi, con cui ho mantenuto i contatti anche lo scorso anno che correvo per un’altra squadra e che ringrazio per avermi sempre sostenuto.

Nicolò Mosca

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