12 Luglio 2021
Breithorn 4165 for Sahel. Un’impresa ciclistica per accendere i riflettori sulla sete dell’Africa
Da una parte il ghiacciaio e la vetta Breithorn (4165 m s.l.m.) nel massiccio del Monte Rosa (Valle d’Aosta). Dall’altra l’arida distesa del Sahel nel nord del Burkina Faso. È davvero difficile immaginare due territori più diversi per caratteristiche naturali, storiche e umane. Eppure c’è un evento che si propone di annullare le distanze tra questi differenti scenari.
Negli ultimi giorni di luglio la guida di mountain bike Mauro Casarone si cimenterà in una impegnativa impresa sportiva: raggiungere da Cervinia la vetta più alta del Breithorn e discenderne il ghiacciaio in bicicletta. Al traguardo atletico e tecnico si affianca la volontà di puntare i riflettori su una realtà drammatica e poco conosciuta come quella del Nord del Burkina Faso dove dal 2018 opera il vescovo emerito di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi. Attraverso la onlus “Acqua nel Sahel” in meno di tre anni sono già stati scavati più di 30 pozzi in altrettanti villaggi e, recentemente, anche nelle periferie più povere e abbandonate della capitale Ouagadougou.
«In un villaggio – spiega monsignor Pier Giorgio Debernardi – avere un pozzo significa possedere la prima e indispensabile risorsa per vivere. Molte volte, però, non si trova acqua pura. Allora ci si accontenta di acqua stagnante e inquinata, spesso infetta perché condivisa con gli animali anch’essi alla ricerca di acqua da bere. Di qui hanno origine malattie terribili capaci di portare alla morte. I bambini sono i primi a portarne le conseguenze».
Da questa emergenza, l’idea di portare la sete dell’Africa su un grande ghiacciaio delle Alpi per ricordare quanto l’acqua sia preziosa e per stimolare la solidarietà nei confronti delle popolazioni più colpite dalla siccità.
La scalata in mountain bike, che avverrà con l’accompagnamento di una guida alpina professionale, sarà preparata da due tappe intermedie: una salita da Cervinia al Rifugio Teodulo per preparazione fisica alla quota e una salita alpinistica fino alla vetta per studiare i punti critici.
Chi è Mauro Casarone?
Mauro Casarone, classe 1971, da sempre appassionato di sport e montagna, ha iniziato a praticare Mountain bike nel 2000 diventando nel 2016 guida di Mountain bike presso la Simb (Scuola italiana di Mountain bike). Con alcuni amici ha dato vita all’associazione Bike&more che ha sede a None dove Casarone vive e porta aventi il suo impegno per avvicinare adulti e ragazzi alla Mountain bike.
Al suo attivo numerosi corsi, uscite e campi in montagna, nonché centri estivi e trekking di più giorni in mtb e tenda (giro del Piemonte 2019 con 400 km in 5 giorni).
Nel 2021 Casarone entra a far parte dello staff della Simb e diventa responsabile del Piemonte.
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