Il film di questa settimana era facilmente prevedibile, se non nello specifico, almeno nella tematica. Pochi giorni fa, mercoledì 27 gennaio, si è commemorato il Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Da ormai decenni in tutto il mondo la Seconda guerra mondiale e gli orrori correlati sono stati tematiche di film e serie tv. Oggi proviamo a proporvi un titolo che forse non avete ancora avuto l’occasione di vedere: “Lettere da Berlino”.

In seguito alla morte del loro unico figlio, sul fronte, una coppia di coniugi tedeschi appartenenti alla classe operaia decide di ribellarsi contro il regime tedesco. Otto e Anna, inconsolabili, decidono di provare a risvegliare la coscienza tedesca lasciando biglietti di rivolta in luoghi strategici della città.

Tratto da “Ognuno muore solo” di Hans Fallada, romanzo che Primo Levi definì “uno dei più importanti romanzi sulla resistenza tedesca contro il nazismo”.  La trasposizione non riesce ovviamente a catturare tutta la complessità e la potenza dell’opera originale, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi secondari. Ma nelle figure di Otto e Anna, interpretati dai bravissimi Brendan Gleeson e Emma Thompson, riusciamo a trovare le vere ancore di questo film, che provano a non perdere la propria umanità.

Non ha la potenza di “Schindler’s list” o il dolore de “Il pianista”, ma “Lettere da Berlino” è un film che ci fa ricordare che anche uomini comuni, all’interno della stessa Germania, provavano a lottare ogni giorno contro il regime.

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Federico Depetris