17 Febbraio 2015
"Il volo" e l'onda lunga di Sanremo

Febbraio 2015
Domenica 15 febbraio su “Uno Mattina” si è parlato a lungo del Festival di Sanremo. Ho assistito impotente quindi ad interviste (se così vogliamo chiamarle: io le definirei più salotti di chi vuole apparire sempre e comunque) di “teste vuote” – anche con i capelli bianchi – che sparano sentenze per credere di dover per forza piacere alla stragrande maggioranza dei giovani d’oggi. Quindi fa “figo” dire che la canzone vincente – “Grande amore” – del trio canoro “Il Volo” sarà solo diffusa nelle pizzerie americane, perché in effetti il bel canto italiano (quasi lirico) oggi stona con il mondo delle canzoni più moderne. Tanto più che se uno accende la radio per ascoltare una canzone in italiano deve andarsela proprio a cercare col lanternino, in quanto l’inglese cantato (non solo in Italia ma nel mondo intero) “piace e crea ascolti”. Questo è un dato di fatto perché tanti brani in inglese appassionano e prendono il cuore. Ma resta il fatto che i giovanissimi de “Il Volo”, snobbati in patria, hanno portato la nostra musica oltre oceano con un successo inimmaginabile. I buzzurri di turno che devono sparare sentenze per fare comunque “’audience” questo forse neanche lo ricordano.
Lodovico Marchisio
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