23 Giugno 2011
Speciale Vacanze Intelligenti
I “santuari” del calcio europeo: alla scoperta degli stadi più belli
Se avete programmato di trascorrere le vostre vacanze estive in qualche grande città europea, non perdete l’occasione di visitare uno dei grandi “templi” del pallone, teatri dei principali campionati nazionali o delle sfide di Champions League.
Allianz Arena. Situato nel quartiere Fröttmaning, alla periferia settentrionale di Monaco di Baviera, in Germania. Inaugurato il 30 maggio 2005, di proprietà del Bayern Monaco e del Monaco 1860. La sua forma particolare gli ha guadagnato il soprannome di “Schlauchboot” (gommone). Ospiterà la finale UEFA Champions League 2012. È inserito in una sorta di boulevard verde attrezzato con percorsi pedonali e ciclabili, spazi gioco per i bambini, chioschi e zone per l’allestimento di piccoli spettacoli all’aperto. Sotto vi sono il più grande parcheggio coperto d’Europa, spazi commerciali, punti di ristoro e spazi diversificati per lo svago e il tempo libero. Lo stadio prende il nome dalla multinazionale Allianz (principale finanziatore dell’impianto). 69901 posti a sedere. L’illuminazione artificiale interna è di tre diversi colori, secondo la squadra che utilizza l’impianto: bianco per le gare della nazionale tedesca, rosso per le gare del Bayern Monaco e blu per le gare del Monaco 1860.
Old Trafford. È uno stadio del Regno Unito, situato nel quartiere Trafford della Greater Manchester. Inaugurato nel 1910, ospita gli incontri del Manchester United. È utilizzato anche per incontri di rugby. I posti a sedere sono 76.212. Fu soprannominato “The Theatre of Dreams” (Il Teatro dei Sogni) da Bobby Charlton, uno dei più grandi giocatori dello United.
Santiago Bernabéu. Situato a Madrid, in Spagna, è utilizzato per le partite casalinghe del Real. Originariamente chiamato “Nuovo Stadio Chamartin”, fu inaugurato il 14 dicembre 1947 e ribattezzato con l’attuale nome il 4 gennaio 1955 (in onore del presidente Bernabéu). All’interno dell’impianto è presente il museo ufficiale del Real Madrid, oltre a numerosi ristoranti e alla sede di Real Madrid Channel. 80.354 posti a sedere.
Nuovo stadio di Wembley. Posto nell’omonimo sobborgo di Londra, è l’impianto che sostituisce il vecchio Wembley Stadium, demolito nel 2003. Completato nel 2007, è lo stadio più costoso mai costruito. È pensato come un unico, grande catino, capace di ospitare 90.000 spettatori tutti con posto a sedere, secondo per capienza in Europa dopo il Camp Nou. A rappresentare il nuovo Wembley in tutto il mondo è l’arco d’acciaio costruito sopra la North Stand, la tribuna principale. Alto 133 metri e lungo 315, ha modificato sensibilmente la skyline di Londra ma la sua funzione non è solo estetica: deve sorreggere la copertura dello stadio. Un altro dei simboli del vecchio stadio, il palco reale, è stato ricostruito in posizione identica (in mezzo alla tribuna principale).
Il Camp Nou (Campo Nuovo) con una capacità di 98.772 spettatori è il più capiente stadio di Spagna e di tutta l’Europa. Ospita le partite casalinghe della prima squadra del Futbol Club Barcelona. Il nome ufficiale della struttura fu fino alla stagione 2000-2001 Estadi del Futbol Club Barcelona. Un referendum tra i soci decretò il cambiamento del nome ufficiale in Camp Nou, denominazione con la quale l’impianto era indicato informalmente dal 1957, anno della sua costruzione. Saranno aggiunti dieci nuovi livelli che porteranno la capienza a 106.000 spettatori, inoltre sarà creata una copertura che proteggerà gli spettatori dagli agenti atmosferici ma che allo stesso tempo grazie alla sua mobilità consentirà alla luce del sole di raggiungere il terreno di gioco. Saranno inoltre costruiti nuovi parcheggi sotterranei, nuovi spogliatoi e una nuova tribuna autorità. La facciata esterna sarà completamente ricoperta da pannelli rossi, blu, dorati e bianchi, che di notte saranno illuminati per creare spettacolari giochi di luce. L’intera facciata dello stadio sarà come un mosaico che riprenderà i colori della squadra (blu e granata) e i colori della bandiera catalana (giallo e rosso).
Nei principali Paesi europei esistono, quindi, dei veri e propri gioielli. Ben curati, costituiscono, oltre che un ampio bacino di risorse economiche (grazie all’indotto commerciale connesso), anche un patrimonio non indifferente di memoria storica e “affettiva”. A questo proposito, si può citare uno stadio che, purtroppo, è ormai teatro di macerie ed erbacce: il glorioso Campo Torino (noto con il nome di stadio Filadelfia, dalla via sulla quale è edificato), che ha ospitato per oltre un trentennio le partite casalinghe del Torino Calcio. Fu inaugurato il 17 ottobre 1926. Qui i granata vinsero sei dei loro sette scudetti (a cui va aggiunto anche quello ingiustamente revocato nel 1927) e restarono imbattuti per ben sei anni (100 gare consecutive). Nel corso della seconda guerra mondiale, fu bombardato e divenne inagibile per molto tempo. Il 19 maggio 1963 si disputò l’ultima partita ufficiale di campionato. Il Torino continuò ad allenarsi al “Fila” fino al 1979 quando si trasferì nella struttura di Orbassano, lasciando il campo di allenamento alle giovanili. La manutenzione però fu abbandonata. Negli anni ottanta il degrado ebbe una crescita esponenziale e si arrivò anche a parziali crolli delle strutture. Il 27 settembre 1994 fu dichiarata la completa inagibilità dello stadio, che il 10 aprile 1998 fu raso al suolo. Vi è stato vietato l’accesso ai tifosi sino al 2009. Abbandonato, divenuto dimora di rovi ed erbacce, luogo di spaccio e dimora di senza tetto, si è arrivati addirittura a usare il campo come se fosse un orto…
Vincenzo Parisi
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