22 Febbraio 2014
Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste
Commento alle letture della VII Domenica del tempo ordinario a cura di Carmela Pietrarossa. 23 febbraio 2014
Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste (Mt 5,48).
Le letture di questa domenica ci conducono verso una riflessione comune, ben compendiata nell’esortazione: “Siate santi” (Lev 19,2 I lettura), non in modo astratto, ma alla maniera di Dio Padre, che “fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,44).
Egli, cioè, dispensa i suoi benefici senza fare differenze tra persone a lui fedeli e non, essendo la sua natura quella di un Padre amorevole che vuole il meglio per i propri figli, senza ledere o scalfire minimamente la loro libertà. Anche quando gli voltano le spalle o vivono a prescindere da Lui, Egli continua a concedere i suoi doni, illuminandoli, riscaldandoli e dissetandoli.
Dio è amore e chi ama precede e stupisce sempre nel dono di sè, prevenendo i desideri ed i bisogni della persona amata. Le attenzioni di chi è innamorato sono ineguagliabili perché tutte finalizzate alla gioia dell’altro. Se ciò è vero e, nel contempo, meraviglioso in quanto ben esplicativo della donazione reciproca che contraddistingue il rapporto a due; Dio fa molto di più, superando la logica umana dell’amore, perché Egli ama anche se non corrisposto, si dona pur nel rifiuto, perdona nonostante le gravi inadempienze dell’uomo. Contrappone gratuità a calcolo umano, amore ad odio, attenzione ad indifferenza, generosità ad egoismo.
E’ lui stesso la misura dell’amore e la propone anche a noi: “Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltano ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?” (Mt 5, 46-47). Comportandoci in tal modo non facciamo niente di “straordinario”, ci dice.
Il cristianesimo, allora, ci chiede di andare “extra ordinem”, di oltrepassare, cioé, l’ordinario per fare ciò che agli occhi del mondo è assurdo ed illogico, fino ad amare e pregare per quelli che ci perseguitano; tutto questo perché ci scopriamo, continuamente, amati da Dio, gli apparteniamo e nostro più grande desiderio è, pertanto, fare la sua volontà.
Portiamo nel nostro cuore, dunque, in questa settimana questo invito: “Siate santi!”, chiedendo al Signore, specie nei momenti in cui restiamo a tu per tu con Lui, di aiutarci ad inventare l’amore per essere suo tempio itinerante (cfr. I Cor 3,16 II Lettura).
Buona domenica e buona settimana!
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