Hanno risposto all’appello i campanili delle chiese cattoliche e dei templi valdesi del pinerolese. Alle 18:30 di domenica 21 luiglio, un insolito concerto ha ricordato l’importanza di mantenere sul territorio i presidi ospedalieri per garantire il servizio sanitario anche a quanti abitano nella valli Chisone, Germansca e Pellice.
Alle campane, in alcune località, si sono aggiunti anche i “campanelli” di gruppi di cittadini riunitisi per manifestare il loro dissenso alla minaccia di chiusura degli ospedali di Torre Pellice e Pomaretto.
A Villar Perosa, ad esempio, un folto gruppo di cittadini si è ritrovato davanti al municipio con la presenza del sindaco Claudio Costantino e di altri amministratori, del parroco don Roberto Comba e del diacono Enrico Berardo. Proprio quest’ultimo aveva lanciato su Facebook proposta in aggiunta a quella dei 100 campanili. In tre giorni la notizia aveva preso piede con molte decine di condivisioni, l’assenso del Comitato in difesa dell’Ospedale di Pomaretto e l’ammirazione di molti “navigatori”. Tra i vari commenti, poiché che i campanili non si possono trasportare, anche la proposta di andare a Torino a scampanellare di fronte alle sedi appropriate.
«Vogliamo che questo segno – ha spiegato il vescovo di Pinerolo – sia compreso dai rappresentanti delle Istituzioni Regionali. È un invito al dialogo, alla lettura del disagio di un territorio montano; è difesa delle persone, per lo più anziane, che si vedono umiliate nei propri diritti e soprattutto nella irrinunciabile esigenza di tutela della salute. Per chi suonano, dunque, le campane? Per loro, prima di tutto».
Nel video le campane di Pramollo