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Chiesa  

Gesù chiamò a sé i Dodici

Gesù chiamò a sé i Dodici

Commento alle letture della XV Domenica anno B a cura di Carmela Pietrarossa. Domenica 11 luglio 2015

 

In ascolto della Parola, Verità sul nostro cammino 

 

Non ero profeta né figlio di profeta; ero un mandriano e coltivavo piante di sicomoro. Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: “Va’, profetizza al mio popolo” (I lettura Am 7, 14-15).

 

“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità” (II lettura,  Ef 1, 3-4).

 

“In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche” (Mc 6, 7-9).

 

La Parola ci traccia la Via

Gesù nell’odierna liturgia domenicale chiama i suoi apostoli a stare con lui e poi li invia chiedendo loro di condividere il suo stesso stile di vita di povertà ed obbedienza.

Come lui in obbedienza al Padre ha scelto di incarnarsi nel grembo di Maria perché attraverso il dono di sé la salvezza raggiungesse ogni uomo, similmente chiede ai suoi di uscire da se stessi e dai propri ambienti per annunciare la Parola, senza fare affidamento su strategie umane e mezzi tecnici sofisticati, ma unicamente sull’efficacia della Parola e sulla credibilità di chi li sta inviando.

“Chiesa in uscita”, ci ricorda spesso Papa Francesco, in uscita, dunque, dai propri progetti ed ideologie, dimenticandosi per impiegare le energie di cui disponiamo nella missione affidataci.

Quali cristiani saremmo se tenessimo per noi il dono e non lo condividessimo perché anche altri siano nella gioia? Una Chiesa intimistica, che non va verso l’altro, è una Chiesa snaturata della sua essenza, che ha dimenticato la missione alle genti ricevuta dal Maestro. A questa Chiesa viene chiesto di tornare ad essere povera, spogliandosi di tutte le sicurezze umane per consentire alla potenza di Dio di operare liberamente per l’annuncio del Vangelo.

La sicurezza derivante dalla propria abilità, competenza e ricchezza fa a pugni con la gratuità e sovrabbondanza del dono di Dio che opera in chi, pur preparandosi per la missione, libera il cuore da ogni bramosia per consentirgli di operare.

Nella pericope evangelica, inoltre, i discepoli non vengono mandati da soli, ma a due a due; bella quest’attenzione del Maestro ad inviare non isolatamente i suoi figli, ma in comunione. Egli sa bene che il cammino sarà impervio e che spesso essi si fermeranno perché stanchi o scoraggiati per gli insuccessi accumulati e per la fatica di ogni giorno, allora il procedere insieme consentirà a chi ci è stato posto accanto come compagno di viaggio, di porgerci una mano, in una staffetta apostolica che avrà la sua arma vincente nella condivisione dei cuori.

Si esce, dunque, in due e si annuncia in comunione perché la Grazia possa passare attraverso la nostra debolezza offerta a Dio e l’esperienza della comunione di vita.

Altrove Gesù ci ricorda che “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). La Chiesa, pertanto, si contraddistingue per la sua missionarietà vissuta insieme; la Trinità è comunione e nella comunione si offre e si dona.

Oggi il Signore chiama ogni uomo a rivitalizzare la sua unione con lui e lo invita a calzare i sandali e ad aiutare altri a calzarli, lasciando libere le braccia da qualsivoglia ingombro, con il vivo desiderio di mettere le ali alla sua Parola.

 

La Parola diventa Vita, nell’oggi del tempo

Dal Salmo di questa domenica:

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo (Sal 84).

 

Buona Domenica in Gesù Maestro, Via, Verità e Vita!

apostoli

 

 

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