18 Dicembre 2014
Cammino d’Avvento – 19 dicembre: Vieni, o Germoglio di Iesse!
19 dicembre 2014
Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni (Lc 1,18).
È la risposta di Zaccaria, durante il suo servizio al tempio, all’annuncio della nascita di Giovanni.
Elisabetta e Zaccaria, infatti, “erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni” (Lc 1,6-7); quelle che avremmo potuto definire delle belle persone, erano provate dal non vedere realizzato il desiderio di maternità e paternità.
Dio li sorprende e li visita; a Zaccaria, però, sembra impossibile che il Signore si sia ricordato di loro e sia intervenuto, per questo obietta e resta incredulo. “Sono vecchio”, risponde, dimostrando tutta la sua stanchezza per aver atteso e pregato intensamente ed a lungo per un evento che non si è realizzato.
Quante volte anche noi come Zaccaria siamo “nel tempio”, ma procediamo stancamente, senza speranza di fronte a situazioni di vario genere, non credendo più alla misericordia di Dio, che, invece, non dimentica i suoi che si sforzano di fare la sua volontà. Il Signore, talvolta, sembra addormentato sulla barca, ma in realtà è fedele e dimostra sempre la sua bontà.
Egli, infatti, interviene nella vita della coppia ed elimina quella “vergogna tra gli uomini”, dandole un figlio.
Con il salmista anche noi proclamiamo: “Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, ne ricolmi chi in te si rifugia davanti agli occhi di tutti” (Sal 30, 20).
Dio non delude mai perché il suo amore è fedele, anche se segue vie lontane dalle nostre.
Vieni, o Germoglio di Iesse!
Carmela Pietrarossa
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