23 Settembre 2024
Villar Perosa. Una casetta inclusiva per la scuola primaria

Grazie a una raccolta fondi promossa dal padre di una bambina con disabilità, una casetta-gioco inclusiva per la Scuola Primaria di Villar Perosa viene inaugurata il 24 settembre 2024.
«Ho trascorso tanto tempo in ospedale per seguire mia figlia, al Sant’Anna ho visto che il nuovo reparto di Terapia Intensiva era stato finanziato con contributi e offerte di privati e aziende e da lì ho pensato che nel mio piccolo avrei voluto fare anch’io qualcosa per la mia comunità».
A parlare così è Fabrizio Schiavo, vicepresidente del consiglio dell’Istituto Comprensivo “Franco Marro” a Villar Perosa e padre di una bambina con disabilità, Alessia, nata prematura e che ha avuto bisogno di lunghi ricoveri ospedalieri. Il progetto di Fabrizio – «qualcosa da mettere a disposizione non di mia figlia ma dei bambini che verranno» – verrà inaugurato martedì 24 settembre alle 15 nel cortile della Scuola primaria di Villar Perosa.
«Si tratta di una nuova area attrezzata inclusiva, accessibile anche a bambini con disabilità, in realtà il progetto è più ampio ma avendo già raccolto molto denaro (circa ottomila euro versati sul conto dell’associazione “Le Ali Spiegate”) abbiamo deciso di realizzarne una prima parte, che prevede una casetta-gioco, mentre il successivo step – una giostrina scivolo – la allestiremo una volta raccolta la cifra che manca (altri ottomila euro)».
Tutto questo è stato reso possibile dalla generosità di privati, ditte e attività commerciali, tra le quali la Fondazione Agnelli, le aziende SKF, Freudenberg, Corteco e Data F., lo studio tecnico Ribetto e la Farmacia De Paoli.
Racconta Schiavo:
«Anche il ricavato della recente “Tavolata in bianco” è stato devoluto a questo scopo». Persino per la cerimonia inaugurale, Fabrizio non ha voluto pesare sull’amministrazione comunale: «Abbiamo fatto una raccolta fondi con Satispay e allo stesso tempo sentito una serie di ditte – Raspini, Sant’Anna, Nonna Lucia, panetteria Cedrino, Sodexo – che ci daranno chi degli affettati o il tè, chi la crostata o la focaccia; allo stesso tempo ho chiesto una mano ai negozi del paese e in molti hanno risposto con un’offerta. E se qualcosa avanzerà, lo metteremo a disposizione per completare il progetto».
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