Dal 1994 al 1995 si svolge la prima sessione del VI Sinodo Diocesano Pinerolese

Il VI Sinodo, indetto dal vescovo Pietro Giachetti il 20 ottobre 1994, si presenta come un “Camminare insieme” di tutte le componenti della Chiesa locale per rivitalizzare l’azione pastorale, attenti all’uomo contemporaneo. Il cammino, previsto in cinque anni poi ridotti a tre, si sarebbe snodato lungo questi argomenti: la famiglia, l’evangelizzazione, i sacramenti e i ministeri. Tutto ciò con particolare attenzione all’uomo e all’ecumenismo. Sul tema “la famiglia” si tennero tre incontri per una prima e fondamentale riflessione sull’argomento. Detti incontri furono preceduti dalla pubblicazione di un rapporto elaborato dal CENSIS sulla situazione delle famiglie (gioie, speranze, prospettive, problemi, difficoltà … ) in diocesi. Il Sinodo fu solennemente aperto in Cattedrale il 4 dicembre 1994. I delegati al Sinodo, la cui novità maggiore va individuata nella presenza dei laici con il clero e i religiosi, furono più di trecento. Erano presenti, quali delegati fraterni, i rappresentanti del primo Distretto della Chiesa Evangelica Valdese che raccolse l’invito fatto da monsignor Giachetti. Nella stessa data di indizione del Sinodo il vescovo aveva costituito la Commissione Teologico-Pastorale (composta di nove preti parte dei quali teologi o licenziati in teologia), i Consulenti (cinque preti e dodici laici per i settori teologico, biblico, giuridico, sociale, psicologico, familiare), la Segreteria del Sinodo (composta di sei preti, una religiosa, un diacono e quattro laici). Fu elaborato un testo sulla famiglia e sul matrimonio; esso fu sottoposto, con un annesso questionario, all’attenzione dei presbiteri e dei diaconi, dei delegati parrocchiali nelle singole comunità per ricavare proposte di miglioramento del testo, di inserimento di problematiche assenti, osservazioni in genere. I delegati parrocchiali, coi presbiteri, si radunarono poi in un’assemblea, per ogni zona della Diocesi, per raccogliere il pensiero di ognuno e portarlo dalla zona al centro dove avvenne l’elaborazione finale del documento.
Il 1 ottobre 1995 in Cattedrale si riunì l’assemblea generale per la conclusione della prima sessione del Sinodo. I votanti del documento Comunità cristiana e famiglia furono 210. I capitoli furono approvati così: capitolo primo 207 favorevoli, 3 astenuti; capitolo secondo 209 favorevoli, 1 astenuto; capitolo terzo 209 favorevoli, 1 astenuto; capitolo quarto 201 favorevoli, 1 contrario, 8 astenuti; capitolo quinto 200 favorevoli, 10 astenuti; capitolo sesto 202 favorevoli, 2 contrari, 2 astenuti. Questi i titoli del documento: Ritrovare nella Bibbia l’identità e il senso della famiglia – Per una società di persone e di famiglie non solo di individui – Trasmettere la vita e educare alla vita – Iniziazione e celebrazione del matrimonio – I matrimoni misti e le coppie interconfessionali – Famiglie in difficoltà: l’impegno della comunità cristiana. Il 15 ottobre 1995 monsignor Pietro Giachetti approvò e promulgò il testo sinodale stabilendo che sarebbe andato in vigore dal 19 ottobre 1995. Il testo è tuttora valido e vincolante. Resta un interrogativo: quanti oggi, anche tra i preti, lo conoscono e sanno che è vincolante?

Giorgio Grietti