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In principio fu Eusebio

In principio fu Eusebio

Un viaggio di scoperta alle radici delle diocesi in Piemonte e Valle d’Aosta Le diocesi della Regione Ecclesiastica Piemonte sono diciassette. Otto risalgono all’epoca antica (IV e V sec.), due al basso Medioevo (XII-XIV sec.), sei all’epoca moderna (XV-XVIII sec.), una al XIX sec. Si va dal 345 (diocesi di Vercelli) al 1817 (diocesi di Cuneo). Nell’antichità le diocesi sorgevano “de facto” là dove si sviluppavano le comunità cristiane; dal Medioevo furono determinanti i condizionamenti politici e la geografia politica condizionò quella ecclesiastica. Gli attuali confini della regione risalgono al 1748 quando il confine del Piemonte orientale fu portato al Ticino. Oggi le diocesi piemontesi sono raccolte in due metropolie, Vercelli e Torino; della prima fanno parte, con la sede arcivescovile di Vercelli, le diocesi di Alessandria, Biella, casale Monferrato, Novara; della seconda, con la sede arcivescovile di Torino, le diocesi di Acqui, Alba, Aosta, Asti, Cuneo, Fossano, Ivrea, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo, Susa. Torino era diventata sede metropolitana nel 1515 e aveva come suffraganee Mondovì e Ivrea; prima di allora dipendeva dalla metropolia milanese e legate a queste restarono le diverse diocesi piemontesi. Solo nel 1817 fu rotto il legame piemontese con Milano.
La sede episcopale più antica è Vercelli, di cui si ha notizia a partire dal 345 quando vi giunge il vescovo Eusebio. Si possono ricondurre al 398 (anno del concilio dei vescovi delle Gallie) Torino e Novara, rispettivamente con i vescovi Massimo e Gaudenzio. Risalgono al 451 le diocesi di Ivrea e Alba; tra la fine del IV e l’inizio del V sec. compaiono le diocesi di Acqui, Aosta, Asti. La fondazione della diocesi di Alessandria è datata 1175; per Mondovì occorre attendere il 1388. Per volontà dei rispettivi marchesi, identificandosi territorialmente con i confini dei marchesati, diventarono sedi episcopali, rispettivamente nel 1474 e nel 1511, Casale e Saluzzo. La diocesi di Fossano fu eretta nel 1592. Nel XVIII secolo vengono erette le diocesi di Pinerolo (1748), Biella (1772), Susa (1772). La diocesi più giovane è Cuneo, eretta nel 1817.
Le diciassette diocesi si estendono su una superficie di 29,544 Kmq e secondo dati statistici del 2007 gli abitanti sono 4.558.243, le parrocchie 2250, i preti secolari 2538, i regolari 1187, i diaconi permanenti 271.
Si vuole, ma si tratta di una posizione isolata con un qualche fondamento, che siano stati sedi episcopali gli antichi municipia romani di Ivrea, Industria, Chieri, Pollenzo, Cavour e Susa, poi assorbite dalla diocesi di Torino. La diocesi col territorio più vasto è Novara (4283 Kmq), la più piccola per superficie (275 Kmq) Fossano; quest’ultima è anche quella con il minor numero di abitanti (40.735), mentre la più popolata è l’arcidiocesi di Torino (2.144.645). In talune diocesi la configurazione territoriale marcata dalla presenza delle Alpi ha dato origine a tante parrocchie diventate piccole a causa dello spopolamento della montagna. L’urbanizzazione e l’industrializzazione hanno prodotto l’effetto contrario, in particolare a Torino, dove vi sono parrocchie che raggiungono i 30.000 abitanti. Oggi la regione ecclesiastica Piemonte coincide geograficamente con il Piemonte e la Valle d’Aosta, con sconfinamenti a nord con la Francia (una parrocchia della diocesi di Aosta), a sud con la Liguria, con diverse parrocchie di Acqui e Mondovì, e a est con la Lombardia con alcune parrocchie di Vercelli e di Novara nella provincia di Pavia.
Ha sede in Piemonte anche la diocesi di Tortona, risalente al III secolo, ma essa, il cui territorio è in gran parte in Liguria e in Lombardia, appartiene alla regione ecclesiastica Liguria, come suffraganea di Genova dal 1817.

Giorgio Grietti Cartina del Piemonte con la divisione delle sue diocesi.

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