9 dicembre 2014

Un pomarettese trova la tomba del nonno ucciso durante la Grande Guerra

Ugo Costantino, allevatore cinquantenne residente a Pomaretto in borgata Cerisieri, è fiero di aver onorato la promessa fatta a suo padre Germano tanti anni fa.
«Quando prenderai la patente di guida – diceva spesso il babbo – andremo in Austria a cercare la tomba di nonno Natale». Pensavano entrambi con struggente affetto a quel giovane soldato dal fisico imponente, morto di stenti nel fiore degli anni in un campo di concentramento dopo la disfatta di Caporetto e sepolto in terra straniera, che non ha mai potuto riabbracciare la moglie Giuseppina e conoscere il loro unico figlio, nato mentre lui si trovava oltre frontiera.
Gli anni sono passati e Germano è stato ucciso da una malattia crudele. Di recente, Ugo, insieme alla moglie Ramona, ha partecipato a una gita dell’ANA di Pinerolo, proprio nei luoghi della guerra del ’15-‘18. Per l’occasione, gli Alpini di Pinerolo erano ospiti dei commilitoni di Cividale. Dopo una visita all’ossario di Caporetto, il desiderio di porgere al nonno un saluto affettuoso è rinato più forte che mai.
Grazie a Francesco Busso, presidente della sezione ANA pinerolese, Ugo è entrato in possesso del foglio matricolare di Natale e accompagnato da Ramona, con le figlie Serena e Silvia, è partito per Braunau Am Inn Haselbach. Fortunatamente, il nonno non riposa in un ossario: c’è una tomba che lo ricorda nel vasto cimitero internazionale, verdeggiante e ben tenuto, testimone dell’estremo sacrificio di tante giovani vite. Un luogo sereno e solenne dove spesso si svolgono cerimonie italo-austriache che esortano alla fratellanza e alla pace. Accanto alla lapide ripulita con amore, fanno ora bella mostra di sé i fiori deposti dai nipoti. Nella piena consapevolezza che in Dio ogni generazione è presente.

Edi Morini

cimitero