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Personaggi  

Addio canonico Boiero

Addio canonico Boiero

È mancato il 26 novembre Venerdì 26 novembre è mancato il canonico Alfredo Boiero. Era nato il 16 settembre 1923. I genitori, Giuseppe Boiero e Elisabetta Turina, erano tornati a Macello dopo essere stati in Argentina, terra nella quale avevano avuto due figlie e quattro figli. Nel gennaio del 1945 fu arrestato dai Tedeschi che lo avevano sorpreso in casa con le indicazioni per ascoltare Radio Londra.
Per propiziarne la liberazione l’allora vescovo Binaschi scrisse al Cardinale di Torino Maurilio Fossati: “Giorni fa fu portato a Torino, credo dal Capitano Schmith, il chierico Boiero Alfredo, il quale trovandosi a casa a Macello, ammalato, si fece una piccola radio di una valvola. In un rastrellamento fu trovata la radio e vicino un foglio con le indicazioni delle onde di Londra e di altre stazioni, che egli aveva segnate per rendersi conto se riusciva a captare le onde corte. Il povero chierico all’oscuro di ogni disposizione di legge, faceva tutto questo per istudio; ma fu preso e mandato a Torino. Per me riesce quasi impossibile venire costi, e per questo mi permetto di disturbare Vostra Eminenza, riconoscente se potrà fare qualche cosa per spiegare l’innocenza del povero giovane”.
La prigionia a Torino durò cinquantadue giorni.
Fu ordinato prete, con il suo compaesano Guido Forestiero, il 6 luglio del 1947 dal vescovo Binaschi nella chiesa parrocchiale di Macello. Fu segretario particolare di mons. Binaschi dal 1947 al 1968, vicecancelliere dal 1962 al 1991. Nel 1962 fu nominato canonico della cattedrale e nel 1965 venne insignito dell’onorificenza di Cameriere Segreto Soprannumerario da Paolo VI. Durante i Vaticano Il accompagnò mons. Binaschi al Concilio. Nel tempo fu archivista diocesano e archivista capitolare; curò, dirigendo l’Opera Diocesana per la Preservazione della Fede, la costruzione di nuove chiese in città e a Praly. Fu assistente dell’Unitalsi e presidente dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi; attualmente era presidente del Comitato di Pinerolo del Centro Italiano Turismo Sociale. Fu anche vicario economo di alcune parrocchie; dal duemila, sino a poco prima della morte, fu Commissario della Confraternita di San Bernardino in Via Archibugieri. Per diversi anni prestò servizio domenicale alla Cappella di San Martino di Abbadia. Lo ricordiamo sempre presente alla Festa del Santuario Mariano della Madonna delle Grazie. il can. A. Boiero

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