Alla scoperta delle radici cristiane del Piemonte e della Valle d’Aosta Percorrendo il Messale della Regione Ecclesiastica Piemontese incontriamo un gruppo di vescovi venerati nella Regione. Il 21 aprile ad Aosta si ricorda sant’Anselmo, vescovo e dottore della Chiesa. Nacque ad Aosta nel 1033; monaco benedettino e abate al Bec in Normandia, divenne arcivescovo di Canterbury e primate di Inghilterra nel 1093. In difesa della Chiesa sopportò molte contrarietà e per due volte venne esiliato. La sua operosità dottrinale resta una delle più notevoli testimonianze della teologia e della mistica medioevale. Sempre la Chiesa aostana venera il 26 aprile il beato Bonifacio. Priore della Collegiata di Sant’Orso, diventò vescovo nel 1219 e governò la diocesi sino al 25 aprile 1243. Il suo culto fu confermato da Leone XIII nel 1890. Sempre la diocesi di Aosta, che dalla fine del secolo VIII all’inizio del XIX fu aggregata alla provincia ecclesiastica della Savoia, venera il vescovo Pietro di Tarantasia. Nato in diocesi di Vienne (oggi Grenoble) nel 1102, fu monaco cistercense e fondatore dell’abbazia di Tamiè. Nominato vescovo di Tarantasia nel 1141 morì nel 1774. Il papa Celestino III lo canonizzò pochi anni dopo la morte, già nel 1191. Si vuole sia uno dei più illustri santi del XII secolo. Il legame di Aosta con la Tarantasia si esprime anche nella memoria liturgica (22 giugno) del beato Innocenzo V, Pietro di Tarantasia, nato intorno al 1224. Domenicano e vescovo di Lione, preparò il concilio che si tenne nella sua città episcopale nel 1274. Eletto papa, nel 1276 morì dopo soli cinque mesi di pontificato. Le diocesi di Acqui e di Alessandria venerano il papa san Pio V il 1 maggio. Michele Ghislieri, nativo di Bosco Marengo (Alessandria 1504), appartenne all’ordine domenicano. Già cardinale e grande inquisitore, fu nominato vescovo di Mondovì di cui prese possesso, ma in cui fu poco presente a motivo degli incarichi affidatigli a Roma. Nel 1566 fu eletto papa; il suo nome è legato alla pubblicazione dei libri liturgici tridentini (breviario, messale e catechismo). Morì nel 1572. E’ sepolto nella basilica romana di Santa Maria Maggiore. Le Chiese di Acqui e di Asti festeggiano il 30 maggio san Giuseppe Marello. Nato a Torino nel 1844, esercitò il suo ministero ad Asti, dedicandosi soprattutto alla formazione morale e religiosa della gioventù; fondò per questo la congregazione dei giuseppini di Asti. Nel 1889 fu nominato vescovo di Acqui dove si distinse per favorire l’unione tra clero e fedeli. Morì a Savona nel 1895. Giovanni Paolo II lo ha dichiarato santo nel 2001. La città di Fossano venera il vescovo Giovenale di cui conserva insigni reliquie dalla erezione della diocesi. Giovenale, originario dell’Africa settentrionale, fu inviato dal papa san Damaso come vescovo a Narni. Ebbe a soffrire molto per la fede. Morì in giovane età nel 376. Susa in particolare, e con lei Pinerolo, ricordano il 4 maggio il beato Edoardo Rosaz. Nacque a Susa nel 1830; fu ordinato prete a Nice nel 1854; ritornato a Susa, si distinse nella carità verso i bisognosi. Fu posto alla guida della diocesi segusina nel 1878. Fondò le Suore Terziarie di San Francesco (oggi Suore Missionarie di Susa) per lenire le sofferenze e le difficoltà dei poveri e per promuovere l’istruzione e la dignità della donna. Morì nel 1903. È stato beatificato a Susa, da Giovanni Paolo II, nel 1991.
Giorgio Grietti La statua del Beato Edoardo Giuseppe Rosaz, davanti alla Cattedrale di San Giusto a Susa