10 Settembre 2024
Libri. Nelle preghiere di Eric Pearlman un cammino di speranza e di salvezza
La luce dell’ultimo posto
Hai mai pensato che un autore che ha avuto l’onore di vedere una sua poesia letta in diretta tv, durante un’Eucarestia celebrata da Papa Francesco, debba vivere tra le nuvole, con lo sguardo rivolto al cielo? Sbagliato. Eric Pearlman, nonostante il successo e ora la pubblicazione del suo libro “L’ultimo posto” con Vita Editrice – Ivo Forza, è un uomo normale. Uno come noi, che ha affrontato le sfide di questo mondo, le stesse che viviamo io e te. E, in certi momenti, ha attraversato persino periodi di buio profondo.
Ma anche in quell’oscurità, non ha mai perso la scintilla che Dio ha acceso nel suo cuore, quella fiammella che continua a brillare anche quando tutto attorno diventa ombra. Pearlman non ha permesso che quel fuoco si spegnesse, lo ha nutrito con la sua poesia, che vibra di fede in ogni verso. Anche in quelli più disincantati:
«Che cosa ci ho guadagnato
a stare con te, Signore?
Non sono diventato ricco,
non sono diventato famoso,
non ho avuto privilegi.
Al contrario:
spesso ci ho rimesso;
spesso sono stato escluso;
spesso ho dovuto pagare di persona.
A stare con te, Signore,
ho guadagnato te
e ho reso bella
la mia vita».
Versi che colpiscono dritto al cuore, mostrandoci la bellezza di Dio anche attraverso le difficoltà. Perché, diciamolo chiaramente: Dio non risolve magicamente i nostri problemi, ma ci resta accanto mentre li affrontiamo, insieme a Lui. Questa è la poesia di Pearlman: concreta, radicata nella realtà, ma intrisa di una spiritualità che trasforma anche le esperienze più dure in momenti di scoperta del divino.
Eppure, incredibilmente, per anni nessun editore ha voluto pubblicare le sue poesie.
La sua vicenda personale, sulla quale mantiene la massima riservatezza, lo ha profondamente segnato, rendendolo consapevole di come Dio si nasconda anche nel dolore e ci aiuti a superarlo. Pearlman ce lo ricorda con versi come questi:
«Mi affaccio sull’oceano
della tua misericordia, Padre,
per poter indossare domani
un nuovo me
pulito e rinnovato.
Perché il tuo è un perdono
che trasforma».
Il Dio di Pearlman – e il nostro – non è un giudice severo. È un Dio che ci ascolta, che ci «aggiusta il cuore», scavando fino in fondo per risolvere insieme a noi le radici dei nostri problemi: «Riparami, Signore.
Come si ripara
un motore in avaria,
una radio muta,
un vetro frantumato.
Riparami, perché in me
c’è qualcosa che non funziona.
C’è un difetto di fabbricazione».
Le poesie di Eric Pearlman ci sorprendono, perché, attraverso la quotidianità, ci presentano un Dio vicino, concreto. Non un mago che risolve i problemi, né un distributore di grazie, ma un Dio che si fa presente accanto agli ultimi, che non esita a incarnarsi e soffrire insieme a noi. Un Dio che si crocifigge per salvarci, che sconvolge il fariseo e abbraccia il peccatore. Un Dio che ci ama, semplicemente. Ed è meraviglioso il Dio che Pearlman ci dipinge nei suoi versi.
Questo libro, “L’ultimo posto”, è un’esperienza da leggere e meditare, parola per parola, con il cuore spalancato. Te lo consiglio vivamente.
Alessandro Ginotta
Presidente UCSI Piemonte
Eric Pearlman, L’ultimo posto, Ivo Forza-Vita Editrice, settembre 2024, pp. 136, € 12.
Il libro è disponibile presso la redazione di Vita Diocesana in via vescovado, 1 a Pinerolo. Per info: vitaeditrice@gmail.com – tel. 0121.37.33.35https://youtu.be/EAG0iSUM2pg
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