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Lettere al direttore  

Quel tunnel non cancella la vergogna

Quel tunnel non cancella la vergogna

Egle Possetti spiega perché il tunnel sub-portuale di Genova non va dedicato alla memoria delle Vittime del crollo del Ponte Morandi.

 

 

Durante le “celebrazioni” per l’inaugurazione dei lavori del tunnel sub-portuale di Genova il Governatore Toti ha espresso la volontà di dedicare alle vittime del Ponte Morandi l’opera in questione.
Ha inoltre aggiunto a proposito che quest’opera è “… una piccola pietra sulla tragedia…”, quasi come se potesse affievolire un po’ l’orrore.

 

 

Questo tunnel non può ricordare i nostri cari!

Siamo allibiti, sono entrambe dichiarazioni inaccettabili e veniamo a chiarirne le motivazioni.
Non potremo mai accettare che quest’opera sia dedicata ai nostri cari, per i nostri cari

  • avremo il Memoriale
  • auspichiamo delle condanne e verità al processo
  • avremo molte iniziative importanti

ma di certo

  • non sarà un tunnel come questo a ricordarli

 

Il prezzo della vergogna

Non esprimiamo pareri tecnici e di opportunità sull’opera non avendo le competenze e non essendo questo il nostro fine: potrebbe anche essere un’opera positiva per il territorio ma non è questo il punto, noi non possiamo dimenticare la provenienza di questi fondi.

Per chi non lo sapesse i fondi con cui sarà costruita questa opera, sono parte di un accordo concordato in una notte a Roma, mettendo fine ad una presenza forte delle istituzioni nel processo, questa sì che è una grande pietra sulla tragedia… questo accordo è un’altra delle vergogne a cui abbiamo dovuto assistere in questi anni, le istituzioni avrebbero dovuto essere parte belligerante al nostro fianco nel processo senza essere solo presenze.

 

Stare con le vittime o con i carnefici

Questi fondi rappresenterebbero il risarcimento per quello che è avvenuto, è inaccettabile che si possa avvicinare il ricordo dei nostri cari a quest’opera, diciamo che è una vergogna averlo anche solo pensato.
I nostri cari vengono estratti dal cilindro come dei conigli quando fa comodo, ma sono i fatti e non le parole espresse a determinare da che parte della barricata ci si colloca, se con le vittime o con i carnefici.
Troppe persone parlano dei nostri cari e nei fatti si sono dimenticati il rispetto per queste vite, fatte cessare proprio da grandi “pietre”.

 

Autostrade per l’Italia è sempre quella

Dobbiamo inoltre ricordare che quest’opera sarà costruita da Autostrade per l’Italia, che non è diversa, ha solo cambiato azionisti e sta tentando di “ricostruire il rapporto con il territorio”.
Forse Autostrade il rapporto con il territorio lo potrebbe iniziare a ricostruire concludendo la messa in sicurezza della rete, in primis.

 

Una battaglia di dignità

Purtroppo facciamo fatica a non notare come tutti diventino matti e gongolino quando ci sono nuove opere da mettere in cantiere, poi per contro gongolano tutti molto meno quando si tratta di mantenerle in buono stato. Molte persone comprendono la nostra battaglia per mantenere la dignità delle nostre famiglie, per provare a far emergere la verità, per dare un senso a chi resta, per provare a dare un futuro ai giovani, purtroppo non tutti.

Egle Possetti

Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi

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