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Lettere al direttore  

Elezioni e minaccia fascista

Elezioni e minaccia fascista

Rivalutare la festa del 2 giugno in un senso di unità nazionale, anziché gridare alla minaccia fascista: una modesta proposta.

A due mesi dalle elezioni del 25 settembre i leader sono alle prese con i cavilli su chi candidare, con chi allearsi e su chi mettere il veto, su come scegliere il candidato premier e se comunicarlo, già ora, agli elettori – che vorrebbero sentire i programmi – sgomenti per lo spettacolo.

La minaccia fascista

Come ad ogni elezione, da parte di alcuni politici e non, difficoltà e dubbi vengono meno sul fatto che si sia di fronte a un voto decisivo per scongiurare una minaccia fascista. Il Regime Fascista cadde con l’ordine del giorno di Dino Grandi approvato la notte tra il 24 e il 25 luglio del ’43. Se proprio esiste un pericolo del ritorno al fascismo o a comportamenti similari, oltre ad allertare, bisognerebbe proporre soluzioni per arginare il fenomeno nell’interesse di tutti.

L’informazione storica

Bisognerebbe almeno evitare di demolire l’informazione storica. Quando nell’ottobre 2020 venne ipotizzata dall’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, la chiusura di Rai Storia, per accorparla a Rai 5 (con programmi di arte, teatro e concerti di musica classica) per cercare di contenere i costi dovuti all’emergenza Covid 19, la politica, eccetto il deputato Michele Arnaldi (Italia Viva), non batté ciglio. Così facendo mostrò l’assoluto disinteresse per un importante mezzo di divulgazione neutro e non ideologico.

La difesa di Rai Storia

Solo grazie all’indignazione di molti cittadini l’ipotesi della Rai non ebbe seguito, evitando lo stop di programmi e documentari storici, anche sul fascismo, spesso utilizzati dagli insegnanti di storia per i loro alunni che, per ovvie ragioni, non hanno vissuto tale periodo. In sostanza la politica avrebbe rinunciato ad una possibilità di aiutare, ulteriormente, cittadini e nuove generazioni a conoscere la storia del nostro paese e comprendere il fenomeno storico del fascismo per permettere loro di giudicare se esista veramente la possibilità di un riproporsi del fascismo.

Il 2 giugno come festa unitaria

Anche la Festa della Repubblica del 2 giugno si presta ad alcune considerazioni sul fascismo. Tale Festa, che commemora il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, si è voluta ridurre alla sola parata a Roma lungo via dei Fori Imperiali.

Praticamente in tutti comuni italiani si è scelto di sacrificare la realizzazione di una parata, anche modesta, con iniziative correlate per celebrare la ricorrenza, nuovamente in virtù di una razionalizzazione dei costi. Si perde così l’occasione per intensificare il sentimento nazionale e per ricordare che la scelta del popolo italiano a favore della Repubblica fu dettata dal desiderio di punire la Monarchia, colpevole di aver tollerato il regime, e di segnare una cesura con esso.

Come il 4 luglio in USA o il 14 luglio in Francia

Un atteggiamento differente si ha all’estero dove, ad esempio, la Festa dell’Indipendenza americana e quella Nazionale in Francia sono sentitissime e celebrate con eventi anche a livello locale. Le amministrazioni comunali del nostro Paese hanno rinunciato a questa festa preferendo mantenere le parate della Festa della Liberazione (25 aprile) o organizzarne una nel Giorno della Memoria (27 gennaio), ricorrenze importantissime per l’antifascismo, ma le cui celebrazioni possono essere mantenute anche senza eliminare quelle del 2 giugno.

Feste che dividono?

Così facendo si è contribuito a creare un cortocircuito. Infatti, parte della politica si è impossessata del 25 aprile e del 27 gennaio, che in realtà devono avere un valore per tutti gli italiani, rendendole feste di parte e facendo passare il messaggio che certe feste hanno più valore di altre perché più antifasciste. Il risultato è stato creare divisione e polemiche su un tema che dovrebbe trovare tutti d’accordo. Il sospetto è che su certe tematiche si voglia appositamente mantenere uno stato di divisione fra i cittadini.

Lorenzo Battiglia

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