14 marzo 2015

Caro direttore,

la “Festa del Papà” è il momento giusto per riflettere su come è cambiata la figura del padre e su come oggi possiamo aiutare i nostri figli. Ma facciamo un passo indietro: c’era una volta una famiglia, dove il padre era il centro di tutto, comandava e tutto si doveva fare secondo i suoi desideri.

L’uomo, considerato capofamiglia, aveva un autorità assoluta su tutta la famiglia.
Come educatore ed insegnante sento spesso, non solo i padri, lamentarsi di come le cose fossero meglio in passato. Non ci sono dubbi sul fatto che oggi assistiamo ad un crollo di valori importanti che toccano anche le figure genitoriali, ma questo non deve confonderci: sicuramente è importante un recupero dei valori ma non per questo le modalità del passato erano migliori.

Nonostante tutto, oggi assistiamo ad un desiderio di ridefinizione della figura paterna. Un noto psicanalista, Massimo Recalcati, parla nel suo ultimo libro di “complesso di Telemaco”: il figlio di Ulisse che attende il ritorno del padre per ristabilire la legge nella sua casa invasa dai nemici. Questo mito può essere riletto oggi come una ricerca di significato della vita, ricercato dai nostri figli attraverso la figura paterna, per ritrovare un “orizzonte di senso”.

Da educatore ed insegnante, nonché padre, non desidero soffermarmi su una riflessione sui “massimi sistemi”, lascio questo compito ai cosiddetti “esperti” di psicologia, pedagogia o quanto altro.
Credo che però la ridefinizione della figura paterna possa ripartire dal “saper fare”, che sottende un “saper essere”. Oggi un padre dovrebbe essere innanzitutto un esempio da seguire.

Lavorando con bambini/ragazzini di 6-12 anni, mi rendo conto che un buon modo per stare loro accanto, come padri, è quello di aiutarli con i compiti a casa.

Sento spesso giustificazioni del tipo: «lavoro tutto il giorno!», «tanto se ne occupa già la mamma!», «fa già le ripetizioni!», ecc… Vi assicuro però che se vogliamo è possibile affiancarli nei compiti, magari in giorni “speciali” o nel week-end, se si vuole ritrovare un po’ di tempo per riallacciare un rapporto armonico con i nostri figli.

Concludo con un regalo: sul sito www.yeswecare.it è possibile scaricare gratuitamente un e-book (13 pagine) con alcuni consigli “paterni” illuminati dalle parole di Sant’Ignazio di Antiochia: «Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è».

Giuseppe Pepe (Educatore Professionale)scrittura-creativa1