Tempo di pandemia, tempo di riflessioni, non di polemiche (perché no, anche in vista, sulla scorta dell’alleanza 5Stelle-Pd a livello nazionale, di una futura intesa a livello pinerolese). Questi i presupposti alla base della lettera inviata dal Circolo Pd di Pinerolo al sindaco e alla giunta comunale (e agli organi di stampa).

Dopo aver ripercorso l’iter della diffusione del virus e le ricadute sanitarie ed economiche della pandemia e aver condannato le violenze scatenatesi ultimamente nel corso delle manifestazioni in cui legittimamente si sono contestate le misure adottate dal governo, il Pd si dice pronto ad assecondare le scelte che l’amministrazione metterà in piedi “a sostegno di quelle categorie di lavoratori, aziende, esercizi commerciali, artigiani, professionisti, operatori culturali che hanno subito penalizzazioni economiche a causa della sospensione della loro attività” e per “vigilare perché prevalga il senso di responsabilità nel rispettare le prescrizioni e le norme di legge a tutela della salute di tutti”. Le iniziative suggerite alla Giunta Salvai vanno “dalla riduzione o dalla sospensione dei tributi locali, da
eventuali contributi di sostegno e dalla promozione di iniziative di aiuto reciproco” nella tradizione di una città, Pinerolo, dove hanno “avuto origine le prime forme di aiuto reciproco e di sostegno nelle difficoltà tra i lavoratori con la fondazione della Società Operaia di Mutuo soccorso”, di cui  “Oggi è compito di tutti noi continuare a tenere vivo l’esempio di condivisione e di coesione sociale”.

A seguire il testo completo della lettera:

Al Sindaco e a tutti gli amministratori della Città di Pinerolo
Agli organi di informazione stampa

LETTERA APERTA DEL PARTITO DEMOCRATICO SULL’EMERGENZA SANITARIA

Pinerolo, 8 novembre 2020

1. La diffusione del virus e la pandemia
La crisi sanitaria determinata dalla diffusione del Covid 19 ha provocato più di un milione di morti
nei diversi paesi del mondo, con conseguenze devastanti dal punto di vista economico e sociale.
La situazione è grave. Nelle ultime settimane la seconda ondata del contagio ha raggiunto in Italia
punte mai registrate investendo pesantemente le abitudini di vita, le relazioni sociali, le diverse
attività lavorative, tutti i settori del mondo economico e produttivo, del commercio, dei servizi,
della cultura e dello sport e mettendo a dura prova la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale con
grave rischio per la tutela della salute dei cittadini, senza distinzione di età.

2. I motivi della seconda ondata
La diffusione della pandemia nei primi mesi del 2020 ha costretto il Governo, in sintonia con il CTS,
ad adottare misure di isolamento totale della popolazione e la sospensione di buona parte delle
attività economiche e produttive. I risultati sono stati positivi e significativi.
Durante la fase estiva vi è stato un calo della diffusione del contagio e la conseguente percezione
che il pericolo fosse passato. Tutto ciò ha determinato un allentamento delle misure di protezione
e di controllo.
Nei mesi autunnali stiamo registrando una forte ripresa della diffusione del virus, con una crescita
esponenziale del numero di contagi e di decessi. La nostra società, a partire dal Sistema Sanitario,
è di nuovo messa a dura prova e siamo chiamati ad affrontare una nuova emergenza.

3. Le ricadute sul piano economico sociale
Oltre alle conseguenze di carattere economico stiamo assistendo al rallentamento dei rapporti
sociali e alla frantumazione dei legami familiari da cui derivano isolamento, solitudine, sofferenza
e diffidenza ma anche la ricerca di soluzioni individuali dettate dallo spirito di sopravvivenza.
Sul piano economico, occupazionale e della produzione del reddito, appare evidente come alcune
attività siano più colpite e penalizzate dai provvedimenti del Governo, seppur questi ultimi siano in
linea con quelli adottati in altri paesi europei e riflettano la necessità fondamentale di ridurre il più
possibile i contatti personali senza fermare del tutto le attività economiche del Paese.
Le misure restrittive hanno ricadute diverse tra i diversi strati della popolazione (con il rischio di
generare forti dinamiche di conflitto. Il settore privato (non tutto) subisce le conseguenze della
cassa integrazione, della riduzione del fatturato o del fallimento delle imprese. Il settore pubblico
è invece esente dal rischio di perdita del posto di lavoro o di una riduzione del reddito.

4. Le risposte del Governo alla situazione di emergenza
Le misure restrittive adottate con il nuovo DPCM sono la risposta del Governo alla nuova
emergenza con lo scopo di contenere la diffusione del virus apparsa fuori controllo e sono state
motivate dalla necessità di ridurre gli spostamenti non necessari e le occasioni di assembramento
in luoghi chiusi (ristoranti, bar, palestre, piscine, teatri, cinema …) e di limitare il più possibile gli
effetti negativi sulle attività economiche e sui redditi delle persone.
Conciliare i due aspetti è quasi proibitivo, come dimostrano il dissenso e la protesta estesi nelle
diverse città italiane dalle categorie colpite dalle restrizioni.
Il DPCM si propone però anche di ricomporre il principio di uguaglianza con misure di sostegno e
compensazione delle perdite economiche per i più colpiti dai provvedimenti restrittivi.

5. Le proteste nelle diverse città italiane
Le proteste violente a cui abbiamo assistito in questi giorni, riconducibili ad azioni organizzate da
frange estremiste, non sono accettabili perché vanno a minare la convivenza sociale e non
possono e non devono avere diritto di cittadinanza.
Diversa invece è la protesta di chi vede svanire, con la chiusura delle attività, gli sforzi ed i sacrifici
compiuti per sé stessi e per la propria attività. A loro va la nostra piena comprensione e
solidarietà, nella consapevolezza che con il virus occorre imparare a convivere con senso di
responsabilità seguendo le indicazioni e le prescrizioni da adottarsi.
Non possono altresì essere credibili le proteste e le accuse mosse da buona parte delle forze
politiche di opposizione al Governo in quanto provengono da chi per mesi ha negato o
minimizzato l’esistenza del virus.
La Regione Piemonte, che ha come compito la fondamentale gestione ed il coordinamento
dell’emergenza sanitaria, si è fatta trovare nuovamente impreparata e non è stata in grado di
anticipare i tempi al fine di supportare adeguatamente in termini di personale, di risorse e di
strumentazioni il Sistema Sanitario.

6. Il ruolo delle Amministrazioni locali
Gli Amministratori ed i sindaci in particolare, in quanto responsabili della salute dei cittadini, sono
tenuti a vigilare affinché vengano rispettate le norme e non a insinuare dubbi sulla validità dei
provvedimenti al fine di strizzare l’occhio alla protesta.
A livello locale riteniamo necessario evitare ogni forma di polemica inutile, sterile, sbagliata e
controproducente sui social media e lavorare invece per mettere in campo tutti gli interventi
possibili a sostegno di quelle categorie di lavoratori, aziende, esercizi commerciali, artigiani,
professionisti, operatori culturali che hanno subito penalizzazioni economiche a causa della
sospensione della loro attività e allo stesso tempo vigilare perché prevalga il senso di
responsabilità nel rispettare le prescrizioni e le norme di legge a tutela della salute di tutti.
Ci rivolgiamo pertanto all’Amministrazione comunale tutta (al Sindaco, alla Giunta e a tutto il
Consiglio comunale) affinché si adottino tutte le misure possibili per limitare l’impatto sui redditi
di tutti i lavoratori coinvolti a partire dalla riduzione o dalla sospensione dei tributi locali, da
eventuali contributi di sostegno e dalla promozione di iniziative di aiuto reciproco.
Dobbiamo tutti perseguire l’ obiettivo di recuperare il senso di solidarietà nella nostra comunità
cittadina, di eguaglianza sociale e di ristoro concreto verso coloro che vivono le difficoltà e i disagi
provocati dai provvedimenti collegati all’emergenza sanitaria.
La storia della nostra città ci ricorda come proprio a Pinerolo abbiano avuto origine le prime forme
di aiuto reciproco e di sostegno nelle difficoltà tra i lavoratori con la fondazione della Società
Operaia di Mutuo soccorso.
Oggi è compito di tutti noi continuare a tenere vivo quell’esempio di condivisione e di coesione
sociale.

7. L’impegno del Partito Democratico
In quest’ottica come Partito Democratico ci impegniamo e ci impegneremo a sostenere ogni
iniziativa e decisione che vada in questa direzione.

Il Circolo del PD di Pinerolo