11 Settembre 2013
Vita Junior 8 settembre
Un pastore davvero speciale
(Lc15,1-32)
Lui, il pastore, ha tantissime pecore, il vangelo scrive cento per dire che il loro numero è incalcolabile. Ma ognuna di queste è conosciuta e amata come se fosse unica, come se esistesse solo lei. Lui, il pastore, vive per le sue pecorelle, le cura in ogni modo e, specialmente, non vuole che nessuna di esse vada perduta.
Poi improvvisamente un brutto giorno capita una cosa terribile, alla sera, nel momento del ritorno all’ovile, si accorge che al suo gregge manca una pecorella. Cosa le sarà capitato? Dove si troverà ora? Sarà forse ferita o… ancora peggio? Il pastore ne ha ancora moltissime ma non può vivere senza questa sua pecorella e allora mette al sicuro tutte le altre e parte immediatamente per la ricerca.
Non importa se è tardi, non importa se la notte sta per calare con il suo buio e le sue paure. Il pastore dal cuore bello cammina, cerca, spera, prega senza stancarsi e, alla fine, eccola! La pecorella che si era perduta è ritrovata. Il pastore se la carica sulle spalle e il calore dei due diventa un solo calore e un solo amore. In quel momento non c’è nessun rimprovero, nessun castigo, ma solo gioia. Una gioia così grande che il pastore non può tenerla tutta solo per sé.
Bisogna svegliare gli amici e fare festa, una grande festa come non si è visto mai, perché chi non c’era più adesso c’è di nuovo, chi ormai era perduto è stato ritrovato. Coraggio amici, non facciamoci impaurire né turbare da nulla ma viviamo sempre nella gioia, perché questo pastore è Gesù.
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