28 Giugno 2013
Vita Junior 23 giugno

Pietro sa chi è Gesù
(Lc9, 18-24)
Simone, figlio di Giona, il pescatore che Gesù chiamerà Cefa, la pietra, sa chi è Gesù. Pietro non è un uomo perfetto, anzi è pieno di difetti, non è istruito, è irruente, duro, a volte persino violento, ma ha un gran cuore, un cuore umano che sa amare e che nei momenti decisivi sa capire le cose più importanti.
Pietro ragiona con il cuore e riesce a capire chi è veramente Gesù. Gesù non è un antico profeta risorto, non è Elia, non è neppure Giovanni Battista tornato in vita. Gesù è molto di più, è il Messia di Dio, l’Unto del Signore, colui che combatte per Dio la battaglia per la salvezza di tutti gli uomini. Gesù è il Salvatore che Israele aspetta fin dall’inizio della storia dell’uomo, quando Adamo ed Eva commisero il loro peccato di orgoglio e disubbidienza e dovettero allontanarsi dal giardino che Dio Padre aveva piantato per loro in Eden.
La domanda di Gesù «Ma voi chi dite che io sia?» è rivolta a tutti gli apostoli. Solo Pietro però risponde e certamente lo fa a nome di tutti. Questo è importante perché non è solo Gesù a mettere Pietro a capo dei suoi apostoli, ma sono anche questi a riconoscere a Simone, il pescatore, il ruolo di capo e rappresentante.
Ma Pietro non riconosce un Messia che vince trionfando e schiacciando i nemici; Pietro riconosce in Gesù un Messia che sconfigge il peccato e l’orgoglio del mondo con l’ubbidienza a Dio Padre, e che vince la morte accettando la terribile agonia della croce.
Gesù è contento di sapere che i suoi apostoli sanno chi lui è veramente, ma, nello stesso tempo, non vuole che questa verità sia rivelata pubblicamente a tutti. Gesù infatti sa bene che Israele aspetta un Messia trionfante e non un Messia crocifisso. Lui ora vuole istruire i suoi apostoli sulle cose che dovranno accadere, in modo che non si stupiscano e non si spaventino quando esse avverranno. Gesù vuole che Pietro e gli apostoli, quando verrà il momento, possano parlare chiaramente a tutti gli uomini.
Ringraziamo Dio Padre perché ha voluto che questa parola di Pietro e degli apostoli possa essere ascoltata ancora oggi nelle sante e ispirate parole del papa e dei vescovi uniti a lui.
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