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Acqua nel Sahel  

Monsignor Debernardi in Germania per sostenere la costruzioni di pozzi in Burkina Faso

Monsignor Debernardi in Germania per sostenere la costruzioni di pozzi in Burkina Faso

L’instancabile vescovo emerito di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, ha deciso di tornare in Africa a metà novembre non senza aver in mano qualche finanziamento per costruire dei nuovi pozzi in Burkina Faso tramite l’associazione Acqua nel Sahel. Già a settembre ci eravamo messi in contatto con la Misereor, organizzazione operativa della Conferenza Episcopale Tedesca per la cooperazione e lo sviluppo, per richiedere qualche finanziamento su alcuni possibili progetti nel Paese. Si tratterebbe di realizzare 15 pozzi in tutto in alcuni punti nevralgici del Burkina: 6 pozzi a Gorom-Gorom, 5 pozzi a Kombissiri (a sud di Ouagadougou) e 4 pozzi a nord della capitale. Queste opere hanno lo scopo principale di garantire una fonte sicura di acqua potabile per poter cucinare e per potersi lavare.

Ovviamente aumentando il numero di pozzi, il tempo impiegato in coda per prelevare l’acqua è minore, per cui i bambini e le donne acquisterebbero tempo durante la giornata per dedicarsi ad altro (la scuola in primis). Avere un pozzo significherebbe oltretutto ridurre il rischio di malattie e poter creare qualche posto di lavoro, in modo da garantirne la manutenzione permanente e continua. Queste trivelle verrebbero realizzate nelle periferie di grandi città, dove nascono e si formano agglomerati di persone sfollate che scappano dalla propria zona di provenienza in cerca di sicurezze e futuro. Creare dei pozzi significa quindi costruire una comunità attorno ad essi e contribuire a mantenere un’identità in queste persone in seria difficoltà.
La Misereor ha sede ad Aquisgrana in Germania, al confine con il Belgio.

Con il vescovo abbiamo raggiunto la capitale di Carlo Magno per parlare personalmente con il referente Misereor per l’Africa dell’ovest. Un po’ in tedesco e in parte in francese i progetti sono stati presentati. L’impressione è stata positiva: Herr Bagopha ha toccato con mano la serietà e concretezza di come Debernardi lavora in Africa. Entro la fine dell’anno ci faranno sapere come procedere per il finanziamento di tutte le trivelle. Questo piccolo viaggio ci ha inoltre permesso di toglierci il dubbio: era così maestosa la capitale di Carlo Magno? Possiamo confermare: tra il trono imperiale, la Cappella Palatina e il Rathaus, Aquisgrana ha mantenuto l’aria regale che il padre d’Europa le conferì a suo tempo.

Lorenzo Bruno

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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