9 Maggio 2014
Da Papa Francesco con i miei compagni di scuola per rinnovare la speranza
Niente di speciale verrebbe da dire. La passione per il teatro. L’animazione in oratorio. I bambini della quinta elementare che, da due anni, accompagna nell’itinerario catechistico della sua parrocchia.
Stefano è V anno del liceo scientifico che frequenta presso l’Istituto Maria Immacolata di Pinerolo. E con alcuni suoi compagni di scuola sabato sarà a Roma per l’incontro con Papa Francesco. Una scelta libera la sua. «La scuola ci ha dato questa possibilità – racconta-. Alcuni hanno aderito. Altri no. Io ho voluto esserci perché ho voglia di incontrare papa Francesco e anche gli altri due papi. Sarà certamente un’occasione per crescere nel mio cammino di fede».
Niente di speciale. O forse tutto. Stefano vive con convinzione e semplicità la sua spiritualità. Nel quotidiano. «Fare catechismo per me è un modo di donare. In quell’ora condivido con i ragazzi ciò in cui credo. Nell’animazione dono il mio tempo. E il tempo, anche se sembra un dono di poco conto, è l’unica cosa che non ritorna. È un dono unico e prezioso».
A scuola e fuori non manca il confronto con i coetanei: «alcuni pur non condividendo quello che faccio, capiscono e rispettano le mie scelte. Altri dicono che sono un bigotto. Ma per me la fede e l’impegno sono il luogo in cui mi realizzo. Nel donare qualcosa agli altri. Il confronto non mi spaventa».
Soprattutto quando è cementato da buone amicizie. «Quello della scuola è un mondo in cui si possono coltivare relazioni solide e durature. Tra compagni certamente ma anche con i professori».
L’ora religione per Stefano è diversa da tutte le altre. «È un’ora di crescita, dove c’è spazio anche per il dialogo. Spazio per affrontare i grandi temi della vita. È una lezione speciale». E speciale sarà anche il viaggio per Roma. «Mi aspetto di incontrare un uomo molto semplice – dice Stefano -, un uomo che sa andare al cuore di ciascuno anche quando parla a migliaia di persone. Sento Papa Francesco come un padre spirituale capace di accompagnarmi nella vita quotidiana. Questo incontro è un gesto di vicinanza con la scuola e soprattutto con i giovani. Mi aspetto un incoraggiamento sia sul piano religioso che su quello umano».
Che cosa dirà Papa Francesco agli studenti? Stefano ha le idee chiare: «Ci dirà di studiare! Ma soprattutto ci dirà di non perdere la speranza».
Patrizio Righero
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