In India con Silvana
Silvana Forello, farmacista di Pinerolo, ha ama i viaggi e la fotografia. Con un gruppo di amici fotografi professionisti a marzo è partita per l’India, nella zona Nord-Ovest, il cosiddetto “triangolo d’Oro”. «Siamo andati in un periodo particolare, tra febbraio e marzo – spiega Silvana – durante la festa dell’Holi, una specie di carnevale che simboleggia la primavera, la rinascita, la vittoria del bene sul male, dove tutto è permesso».
Prima di partire, Silvana non ha eseguito nessuna profilassi specifica. «Ho fatto il vaccino diftotetanico, quello per l’epatite e l’antitifica. In realtà quest’ultima era già scaduta ma nel periodo in cui viaggiavo c’era un clima secco e il rischio di contrarre il colera era molto basso». È fondamentale, però, alloggiare in alberghi puliti, non mangiare frutta e verdura lavata con le loro acque, bere sempre da bottiglie sigillate. «Non ho mai mangiato creme o dolci sospetti in viaggio per evitare contaminazioni. L’abbigliamento: pantaloni e magliette lunghe per evitare le morsicature di insetti. È bene avere con sé un buon insettorepellente da spruzzare più volte al giorno». Silvana ha usato un farmaco che ha effetto per 8 ore, preferibile rispetto a quelli da applicare più volte al giorno. Gli insetti possono infatti trasmettere varie malattie anche gravi, tra cui l’encefalite.
«Se si fanno viaggi molto rischiosi occorre seguire una profilassi antimalarica con il Lariam o il Malarone; dipende dal tipo di malaria che si può contrarre sul luogo, esistono infatti quattro ceppi malarici. Il vantaggio del Malarone è che si può iniziare 48h prima del viaggio con una dose. Ma nessun antimalarico offre la garanzia totale. Personalmente –prosegue Silvana –sono tranquilla quando viaggio. Come farmacista riesco a risalire al farmaco dai principi attivi. E in questo viaggio c’erano anche dei medici. Ma l’India è un paese caldo, con fogne a cielo aperto e animali liberi. Nonostante le precauzioni tutti abbiamo accusato qualche mal di pancia. Ho visto le farmacie locali ma per fortuna non ne ho avuto bisogno! Non usano i camici, si confondono con gli altri bazar e a quelle temperature avrei qualche dubbio sulla stabilità dei Farmaci».
In Congo con Eleonora
Eleonora Tron, studentessa di Villar Perosa, al quarto anno di Medicina, è stata nel Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) ospite della missione di don Giovanni Piumatti. Ha eseguito tutte le vaccinazioni (polio, febbre gialla, epatite A) un mese e mezzo prima della partenza. E come futuro medico dice «Ci sono vaccinazioni obbligatorie, senza le quali non è nemmeno possibile ottenere il visto per lo stato in cui si intende recarsi. Un esempio è il vaccino per la febbre gialla in RdC. La maggior parte delle vaccinazioni è però facoltativa, quindi sta al viaggiatore decidere a quali precauzioni attenersi. Per fare scelte consapevoli vanno considerate la durata della permanenza, la stagione, la frequenza dei viaggi in una certa regione, se la malattia per cui è proposto il vaccino è endemica nella zona d’interesse, se è facilmente curabile una volta contratta. Per chi decide di non effettuare vaccinazioni, è bene prendere precauzioni e fare attenzione a stile di vita e comportamenti. È importante, ad esempio, non lasciare scoperte parti del corpo e munirsi di repellente per insetti in zone malariche (consigliabile anche a chi è coperto da profilassi poiché questa non garantisce una protezione totale). Avere la possibilità di viaggiare è straordinario, vivere con spirito d’avventura in queste zone e sperimentare le abitudini della popolazione è un valore aggiunto, ma è saggio prestare attenzione a eventuali malattie e possibilmente prevenirle, soprattutto per chi ci aspetta al rientro in Italia!».
In Madagascar con Lucy e Francesco
I coniugi Lucy e Francesco Pagani hanno trascorso, dal 2010 ad oggi, tre periodi di volontariato presso l’ospedale Vezo di Andavadoaka, nella provincia di Tulear in Madagascar.
Le indicazioni medico-sanitarie le hanno ricevute da Sandro Pasotto, medico fondatore dell’ospedale. Il parere di Sandro, per altro confortato da molta letteratura medica, è che le vaccinazioni siano da fare il meno possibile, poiché vanno ad interferire col sistema immunitario e possono provocare gravi problemi neurologici. «Ci ha sconsigliato il vaccino per l’epatite A e quello per il tifo – spiega Francesco – in quanto ritiene che le norme igieniche siano le “vaccinazioni “ migliori. Ma ci ha consigliato la vaccinazione antitetanica. E non abbiamo mai avuto problemi a riguardo». Alcuni farmaci inoltre possono provocare gravi effetti collaterali. «Il Lariam – dicono i nostri – può dare allucinazioni, malessere, diarrea e il Malarone interagisce sul metabolismo del fegato».
Consigli per parte per il Madagascar? Usare il cappello parasole quando si esce anche per brevi periodi. Riposo pomeridiano nelle ore calde. Assunzione in abbondanza di acqua, che mantenendo la necessaria idratazione corporea, aiuta anche a prevenire la fatica.
Per quanto riguarda i pericoli derivanti dagli animali? «In Madagascar non ci sono serpenti velenosi. Si possono incontrare però scolopendre, il cui morso è dolorosissimo, ed anche meduse, in particolare “caravelle”, altrettanto dolorose. Nelle zone con molti animali domestici attenzione anche alle zecche: sono animaletti neri che possono entrare con una specie di pungiglione sotto la pelle. Un semplice rimedio per eliminarle è ricorrere ad una goccia d’olio che impedisce loro di respirare, uccidendole e rendendo semplicissimo il loro distacco dalla cute. Se invece vengono tolte vive, lasciano il pungiglione sottopelle ed è necessario ricorrere al bisturi per l’estrazione».
In Guinea con Annalisa
Annalisa Bertrand, insegnante nella scuola primaria, da alcuni anni trascorre parte delle sue vacanze facendo volontariato. Quest’anno è stata nel villaggio di Brouadou nella Repubblica di Guinea, con l’associazione “A proposito di altri Mondi”. Molti volontari già a maggio hanno telefonato alla propria Asl di competenza. Altri si sono rivolti all’ospedale Amedeo di Savoia a Torino.
Per quanto riguarda i vaccini, spiega Annalisa «io non li ho fatti tutti. Ho preferito il Malarone perché gli effetti collaterali del Lariam sono più forti (180 euro solo di profilassi anti malarica!). C’è chi fa una profilassi naturale con abiti chiari e cospargendosi di insettorepellenete all’imbrunire». Rimangono essenziali, anche per la Guinea, le solite precauzioni: bere solo acqua confezionata, evitare cibi crudi, latte, uova, lavarsi le mani prima di mangiare. «Tuttavia – confessa Annalisa – una cosa è la teoria… , quello che si fa in viaggio è un’altra cosa. Ma alla fine i volontari hanno accusato solo un indolenzimento al braccio dopo il vaccino; per qualcuno qualche linea di febbre e spossatezza o ancora diarrea o stitichezza. Sono solo tornati a fine luglio e per ora stanno tutti bene!
Per andare sul sicuro…
Il presente articolo non si sostituisce in alcun modo alle indicazioni di medici e operatori sanitari. Le testimonianze riportate sono il semplice racconto di esperienze di viaggio. Quando si parte per una vacanza occorre informarsi per tempo sui documenti sanitari, l’assistenza sanitaria e le eventuali vaccinazioni previste nel paese dove si è scelto di andare. Soprattutto se si affronta un viaggio in zone in cui sono elevati i rischi di malattie infettive e tropicali.
Per viaggiare in modo sicuro è bene consultare i siti del ministero della Salute e degli esteri
http://www.salute.gov.it
http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/