11 Maggio 2011
Un’ottima trasferta per il Roletto Val Noce

Buon risultato alla “Spiagge d’Abruzzo Cup” È finita con un grande successo la partecipazione del Roletto Val Noce categoria Esordienti 1998 al Torneo Internazionale “Spiagge d’Abruzzo Cup”, svoltosi nel periodo pasquale dal 21/04 al 25/04 2011, in località Roseto degli Abruzzi (TE). E sicuramente il successo non sta solo nell’essere arrivati fino alle semifinali (4° posto a pari merito) di un torneo che vedeva la partecipazione di squadre francesi, lettoni (poi vincitrici), finlandesi etc, Si tratta soprattutto di una vittoria dello sport e dei buoni valori.
“Il tutto è iniziato una sera di dicembre – racconta Tiziano Ghione, vicepresidente della squadra – Ci si è ritrovati a parlare della possibilità di parteciparvi, consapevoli della difficoltà che sarebbe nata nell’affrontare le spese economiche ed organizzative. La forza di volontà di noi adulti (genitori e staff) più quella dei ragazzi, alcuni dei quali hanno messo da parte i soldi delle paghette e delle festività natalizie, ha permesso poi la realizzazione di questo piccolo miracolo sportivo. Alla sfilata di presentazione eravamo la compagnia più piccola ma sicuramente non meno unita, volenterosa e preparata di altre. Tant’è vero che il bilancio sportivo ci ha visti superare il girone come seconde classificate perdendo contro il Pantanelli Siracusa, ma vincendo poi contro Fortitudo Velletri e Futura Cormorans (Finlandia). In semifinale le gambe non hanno risposto come si pensava alla volontà di arrivare in fondo al torneo, ma sicuramente non si può dire che il bilancio non sia in positivo e abbia permesso alla squadra di crescere sotto ogni punto di vista”.
Questo è sicuramente un bell’esempio di calcio/sport pulito che va a contrapporsi a quegli episodi di brutto calcio, di ragazzi costretti a vergognarsi dei propri genitori, di genitori che addirittura finiscono in ospedale dopo litigi e botte o di partite sospese per questo motivo. “Il calcio – conclude Marco Caffaro, allenatore della squadra – se interpretato come sport di squadra, può diventare formativo e sicuramente importante nella crescita di ogni singolo ragazzo, e questa esperienza ne è la prova più evidente.”
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