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Giovani  

Scuola. In dialogo sulla Costituzione con Roberto Alborghetti

Scuola. In dialogo sulla Costituzione con Roberto Alborghetti

Lo scorso 8 febbraio a Pinerolo, all’Istituto Maria Immacolata, si è tenuto un doppio incontro con Roberto Alborghetti – giornalista bergamasco che si occupa di giovani, di social network e di Costituzione -, autore di diversi libri, tra cui “Italiani o it-alieni? Come giocare (in 12 mosse) la ‘Carta’ della Cittadinanza Attiva. Guida per Under 14 (e non solo)”. Ne ha parlato con i ragazzi delle classi 1A e 1B della scuola media, che hanno inviato al nostro giornale la loro cronaca dell’incontro.

 

Il racconto dei ragazzi di prima media dell’Istituto Maria Immacolata

Dopo una breve presentazione (a cura di due redattori di “Vita”, Guido Rostagno al mattino e Vincenzo Parisi al pomeriggio), Roberto ha subito cominciato la conversazione, dicendo che siamo cittadini fin dalla nascita, cosa che ci ha spiazzato molto, dato che siamo abituati a sentirci dire “facciamolo per le generazioni di cittadini che verranno dopo di noi”! Invece ha proseguito dicendo che siamo cittadini da quando ci riconoscono come nati in Italia, e quindi italiani.
Il suo libro parla dei primi dodici articoli della Costituzione, ma in un modo scherzoso e divertente, dando anche dei consigli su come metterli in pratica nella realtà. Nel libro sono inserite delle biografie (una per ogni capitolo); tra le sue preferite, ci sono sicuramente quella di Liliana Segre, che ha avuto il privilegio di conoscere di persona; quella di Giuseppe La Rosa, che Alborghetti ha inserito per alcune sue citazioni, come «il sangue è uguale per tutti», cosa con cui si trova pienamente d’accordo; e infine il racconto del massacro di Cefalonia, che suo padre visse in prima persona ed è stato uno dei pochi ad essere sopravvissuto (su questo argomento ha scritto anche un libro). Roberto dice di scrivere questi libri per evitare che i ragazzi diventino «analfabeti disfunzionali», cioè persone che non conoscono la Costituzione e che non riescono a far valere i propri diritti perché non li sanno e non li ricordano. Questo incontro è stato molto interessante, anche se è durato troppo poco, due ore per ciascuna classe non sono bastate per rispondere alle numerose domande che noi studenti avevamo preparato, sarebbe bello che l’autore venisse invitato per un secondo incontro, magari con la presentazione di un altro libro. Noi siamo rimasti comunque entusiasti, abbiamo apprezzato il dibattito e abbiamo capito, grazie a Roberto, la profondità di alcuni articoli della Costituzione. L’incontro ha lasciato a noi studenti e agli insegnanti numerosi spunti per approfondire l’argomento.

Carlotta Odin (a nome delle classi 1A e 1B della scuola media IMI)

 

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