7 Novembre 2012
La storia della Croce della GMG
Dall’aprile 1984 ad oggi Il 22 aprile 1984, domenica di Pasqua dell’anno Santo della Redenzione, Giovanni Paolo II donò una croce ai giovani del mondo intero, rappresentati dai ragazzi del Centro internazionale San Lorenzo. Disse loro: «Carissimi giovani, al termine dell’Anno Santo affido a voi il segno stesso di quest’Anno Giubilare: la Croce di Cristo! Portatela nel mondo, come segno dell’amore del Signore Gesù per l’umanità ed annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione». Subito dopo, la Croce cominciò a viaggiare in tutto il mondo. In seguito essa partecipò alle Giornate Mondiali della Gioventù: Buenos Aires (1987), Santiago de Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995). Essendo stata pesantemente danneggiata dai numerosi viaggi, la Croce dell’Anno Santo fu sostituita da una copia nel 1996. La Croce delle GMG che circola attualmente nel mondo è quindi una copia della Croce dell’Anno Santo. Sulla scia della prima Croce, essa visita i Paesi in cui si terranno le GMG. Essa ha così partecipato alle GMG di Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sydney (2008). La Croce è stata anche in Africa nel 2006 e in Oceania nel 2007.
Il 22 aprile 2009, in occasione del 25° anniversario della Croce, il Papa Benedetto XVI confermò la missione dei giovani del Centro San Lorenzo: «Cari amici, vi affido di nuovo questa croce! Continuate a portarla in ogni angolo della terra, perché anche le prossime generazioni scoprano la Misericordia di Dio e ravvivino nei loro cuori la speranza in Cristo crocifisso e risorto!»
Alla Messa delle Palme, domenica 5 aprile 2009, in occasione del passaggio della Croce dall’Australia alla Spagna in preparazione della GMG di Madrid 2011, Papa Benedetto XVI ha detto: «Progrediamo con essa [la Croce] sulla sua strada e troviamo così la nostra strada. Quando tocchiamo la Croce, anzi, quando la portiamo, tocchiamo il mistero di Dio, il mistero di Gesù Cristo. Il mistero che Dio ha tanto amato il mondo – noi – da dare il Figlio unigenito per noi. Tocchiamo il mistero meraviglioso dell’amore di Dio, l’unica verità realmente redentrice. Ma tocchiamo anche la legge fondamentale, la norma costitutiva della nostra vita, cioè il fatto che senza il “sì” alla Croce, senza il camminare in comunione con Cristo giorno per giorno, la vita non può riuscire».
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