21 Ottobre 2014
I Lupi da Palco e la Cantalupa futura
21 ottobre 2014
Sabato 8 novembre i giovani dell’oratorio valnocino presentano la loro prima commedia
Sabato 8 novembre alle ore 21, presso il teatro del centro polivalente Silvia Coassolo di Cantalupa (via Roma, 18), si svolgerà la prima di “Cantalupa vuole te”, scritta e diretta da Luca Anselmi, animatore dell’oratorio, e inscenata da un gran numero di giovanissimi cantalupesi. Vita diocesana ha incontrato l’esordiente autore per conoscere questa nuova e brillante realtà teatrale.
Luca, molti ti conoscono come autore di sketch e recite nell’ambito dell’oratorio e dell’estate ragazzi; quando e perché hai pensato di scrivere una vera e propria commedia?
Il progetto teatrale è nato proprio da queste esperienze: io e Bruno Bianciotto ci siamo occupati per anni dell’organizzazione dei recital di Natale dell’oratorio e del laboratorio di cinema dell’estate ragazzi; abbiamo notato che molti dei ragazzi con cui abbiamo lavorato avevano dell’ottimo potenziale come attori. Ora questi giovani sono cresciuti, così abbiamo pensato di continuare il percorso teatrale e di mettere su una vera e propria commedia. Io ne avevo già scritta una nel 2012 e così, quando da una conversazione al bar è nata l’idea per “Cantalupa vuole te!”, mi sono offerto volentieri per scriverne il copione!
Tra gli attori ci sono molti ragazzi giovani e alla prima esperienza sul palco; come hai fatto a “reclutarli”?
In realtà, anche se molti sono giovanissimi (il più piccolo frequenta la quarta elementare!) tutti sono già saliti sul palco almeno una volta e hanno già lavorato con noi, quindi non è stato difficile reclutarli, anzi, hanno accettato subito.
E come è andata la collaborazione con i “più grandi”?
I personaggi di Gino e Piero sono due vecchietti che vivono a Cantalupa da sempre; per questo motivo io e Bruno abbiamo cercato degli attori che non fossero ragazzi, ma due “special guest”; ci siamo allora rivolti a due vecchie conoscenze del teatro di Cantalupa, Luigi Pentenero e Sergio Danese, che hanno accettato volentieri. Lavorare con loro è diverso rispetto ai ragazzi, ma essendo entrambi abituati a recitare non c’è stato alcun problema, anzi la loro esperienza ci è stata d’aiuto.
Ci puoi anticipare qualcosa sulla trama e svelare a che cosa ti sei ispirato?
Anticipo solo l’inizio della vicenda: a Cantalupa scade l’ultimo mandato del sindaco e al suo posto, grazie a metodi non molto ortodossi, riesce a farsi eleggere un vecchio militare, il generale Biancomb, che ne combinerà di cotte e di crude. È una commedia che parla in modo ironico di Cantalupa e di Frossasco.
Hai intenzione di scrivere altre commedie? Hai già delle idee?
Vorrei provare a mettere in scena la commedia che ho scritto due anni fa, una versione moderna de “Le nuvole” di Aristofane. Poi probabilmente scriverò qualcos’altro, ma per ora non ho idee precise.
Miriam Paschetta
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