25 Novembre 2011
Contagiare i coetanei? Con il dialogo si può
Pinerolo. Gli “apericena del giovedì” proposti dall’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile L’annuncio missionario come compito per casa: questo il bagaglio che i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid hanno portato con sé nel viaggio di ritorno insieme con il crocifisso ricevuto in Spagna. Proprio la croce da portare al collo è stata richiamo ad essere “apostoli” nelle nostre terre. Ma come fare, concretamente, a “contagiare” i propri coetanei, mostrando loro che esiste una Chiesa giovane, che non ha paura di mostrare al mondo la propria identità e i propri valori di riferimento, aprendosi però al dialogo e al confronto con chi la pensa in maniera differente? L’Ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale della diocesi di Pinerolo ha colto la palla al balzo e ha inserito nel ventaglio di proposte per l’anno 2011/2012 una scoppiettante novità: gli “apericena del giovedì”. Di che cosa si tratta? Con cadenza mensile, l’equipe diocesana, coordinata da don Massimo Lovera, invita i giovani presso un bar cittadino per una serata di incontro, ascolto e dibattito su temi (culturali, teologici, etici…) di attualità, il tutto accompagnato da gustosi stuzzichini e bevande. Si può dire che la diocesi di Pinerolo abbia seguito alla lettera l’invito del papa, offrendo la possibilità ai giovani (anche e specialmente a quelli più lontani dalla Chiesa) di ritagliarsi uno spazio di riflessione e confronto in compagnia dei loro coetanei e di alcuni esperti invitati. Davanti alle sfide che la cultura postmoderna lancia alla comunità ecclesiale, occorre replicare attraverso la via maestra, quella evangelica della conoscenza reciproca e del dialogo aperto. L’elevato numero di giovani presenti al primo appuntamento di giovedì 3 novembre scorso dimostra che la strada intrapresa è quella giusta.
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