Molti studenti in questo periodo si stanno informando sull’esame di maturità, che il governo Giallo-Verde ha intenzione di riformare per il prossimo anno scolastico 2019-2020.

Ogni volta che si parla di un cambiamento su questo fronte, pare inevitabile fare il confronto tra la nuova versione e quella vecchia evidenziando i pro e i contro visti da molteplici punti di vista (senza quasi mai considerare quello degli studenti che sosterranno l’esame).

Da quando, il 4 ottobre scorso, il ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha fornito le linee guida per l’esame di giugno, qualcuno ha pensato che, con la soppressione della terza prova (ex quizzone scritto multidisciplinare), la maturità sarebbe stata più semplice.

A dimostrare il contrario sono le ulteriori direttive che sono arrivate dal MIUR lunedì scorso illustrando come saranno strutturate le seconde prove, che variano in base al percorso di studi intrapreso dagli studenti. Al liceo linguistico, ad esempio, al posto della comprensione del testo con relative domande in uso da moltissimi anni, subentra una prova articolata in due fasi: una con l’analisi di un testo di 1.000 parole con relative 15 domande di competenza B2 (per l’inglese e il francese); a seguire ci sarà da comporre un saggio breve o una produzione scritta di 300 parole partendo dall’analisi di documenti in lingua. Se uscirà il tedesco i ragazzi dovranno dimostrare un livello di conoscenza linguistica B1, analizzando un testo di 700 parole, con 10 domande, e producendone uno di 150.

Anche al classico la prova sarà particolarmente ardua poiché a rimpiazzare la tradizionale versione  dal greco o dal latino ci sarà sì una traduzione di un piccolo testo, ma poi l’obbligo di farne l’analisi retorica, stilistica e linguistica rilevando metafore e tecniche usate nel brano, per poi passare a redigere un piccolo commento personale. Per gli altri indirizzi, in particolare scienze umane ed economico sociale, la prova potrà essere su tracce multidisciplinari che testino la conoscenza ad ampio raggio delle materie quali pedagogia e psicologia per il primo indirizzo e diritto-economia, sociologia e metodologia della ricerca per il secondo. Infine solo chi ha frequentato lo scientifico o le opzioni sportive e applicate potrà stare tranquillo perché riceverà il collaudatissimo problema matematico da risolvere.

 

LORENZO BATTIGLIA