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Giovani  

Come un tuffo nel vuoto

Come un tuffo nel vuoto

La testimonianza di un giovane che ha partecipato agli esercizi spirituali Gli esercizi spirituali per i giovani sono ormai una bella e consolidata tradizione della pastorale giovanile diocesana (la prima edizione nel 1997). Quest’anno si sono svolti, dal 9 all’11 dicembre, ad Avigliana, nella casa Salesiana attigua al santuario Madonna dei Laghi. Riportiamo di seguito la testimonianza di Paolo Daviè, uno dei giovani partecipanti. «Silenzio. Ecco una parola che si sente pronunciare sempre meno nella nostra vita quotidiana. termini comuni invece sono “confusione”, “caos”, “problematiche”, tutti sinonimi di “infelicità”. Non appena mi sono stati proposti gli esercizi ho pensato a ciò che avrei dovuto fare la settimana successiva… Poi mi sono fermato e mi sono chiesto se ne valeva la pena. Rinunciare all’opportunità di riflettere, fermarmi un attimo, come una pausa nella musica che permette di risentire ciò che hai appena ascoltato e di immaginare ciò che verrà. Rinunciare all’opportunità di provare a capire come poter vivere al meglio. Personalmente ho passato gli ultimi anni trasportato letteralmente dalla routine quotidiana. Qui invece no. Finalmente mi sono fermato e con l’aiuto di don Fabiano Gheller, che ha guidato gli esercizi dal 9 all’11 dicembre, e di tutti gli organizzatori e i ragazzi, ho iniziato ad analizzare quello che era la mia vita. Ogni singolo istante è stato come un tuffo nel vuoto: sembra che intorno non ci sia nulla, invece si è immersi nell’aria. Qui sono stato immerso nel silenzio, nella preghiera, nell’adorazione e anche nei momenti di confronto. Sono stati giorni in cui guardando il lago di Avigliana, dal Santuario Madonna dei Laghi dove eravamo alloggiati, mi è sembrato di essere in un’altra realtà.
Finalmente mi sento “bene”.
Non un bene effimero che dura un istante e immediatamente dopo tutto è nuovamente cupo, ma sto bene in senso assoluto. Ciò non significa aver raggiunto un traguardo, anzi. Ma con gli spunti ricevuti, ora posso cominciare un cammino. Faticoso sicuramente ma che spazzerà via la noia che ormai ogni mattina mi veniva incontro. Tutto grazie a queste giornate.
Tutto grazie al silenzio.
Tutto grazie al Signore che mi ha dato questa possibilità».

Paolo Daviè Foto di gruppo dei giovani che hanno partecipato all'esperienza degli esercizi spirituali

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