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cronaca  

[ photogallery ] A Torre Pellice un seminario sull'acqua e sulla gestione del territorio

[ photogallery ] A Torre Pellice un seminario sull'acqua e sulla gestione del territorio

Martedì 1° ottobre, presso la sede dell’Unione Montana Pinerolese a Torre Pellice, si è tenuto il seminario annuale sull’acqua, “Fonte di vita e di speranza”, che quest’anno aveva come titolo “Il futuro di un territorio tra siccità e alluvioni”, organizzato nell’ambito di un calendario di appuntamenti in occasione del Tempo del Creato, da cattolici, ortodossi e valdesi, grazie alla collaborazione tra ecumenismo e pastorale sociale. È stato un incontro partecipato, in particolare, da associazioni, amministratori locali di diversi comuni, esponenti del mondo economico come l’Acea.

Il momento dei saluti, introdotto dai ringraziamenti per il lavoro svolto insieme da diversi soggetti, che hanno rappresentato un arricchimento delle relazioni per il territorio, è stato aperto da Giancarlo Chiapello, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e Lavoro, che ha moderato l’incontro. Il Vescovo Derio ha dato il via ai saluti rifacendosi alla nuova lettera pastorale “Ripartiamo”, ricordando che «i cristiani sono eterni principianti», ossia ritornano sempre al Principio, il quale ci porta a riconoscere l’importanza dell’acqua e del lavoro per non sprecarla e per non danneggiare il clima. Ha concluso ricordando l’importanza dell’ascolto.

Padre Ciprian Ghizila, parroco ortodosso rumeno, ha richiamato l’attenzione sulla cura del Creato, sottolineando in particolare l’importanza di partire dalle piccole azioni di ciascuno, mentre il Presidente del Concistoro valdese di Pinerolo, Paolo Zebelloni, ha evidenziato quanto siano necessari momenti di sensibilizzazione, ma anche investimenti per affrontare i cambiamenti climatici, senza che questi diventino alibi per non intervenire. Si è riferito al concetto di responsabilità nel governo del territorio.

Il Presidente dell’Unione e sindaco di Bobbio, Mauro Vignola, ha ricordato che ci si trova ai piedi delle montagne e che ciò che scende da queste è a beneficio degli altri territori. Dunque, sono importanti le scelte politiche che affrontano anche le fragilità delle terre alte, con uno sguardo e una strategia “metromontani”, lanciando una specifica richiesta che necessita di gioco di squadra: “Non lasciateci soli”, servendo strategie comuni per progetti funzionali.

Il seminario può essere inteso non come un evento a sé stante, bensì come l’innesco di un processo partecipato a beneficio delle comunità e del territorio, una sorta di piazza democratica che potrebbe avere una continuità nel tempo, come riportato nella lettera di invito, grazie alle preziose relazioni che si sono succedute e di cui si parlerà più diffusamente: Antonella Visintin, coordinatrice nazionale della Commissione Globalizzazione e Ambiente della FCEI; Marco Cogno, consigliere metropolitano di Torino; il pastore Mauro Pons; Bruno Mecca Cici, Presidente provinciale e vice Presidente regionale Coldiretti; Paolo Romano, Presidente Smat spa, coadiuvato da Raffaella Turaglio, ingegnere dell’Acea.

Foto Christian Bosio

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