9 Giugno 2025
[ gallery ] Don Luca e don Francesco, due nuovi presbiteri per la diocesi di Pinerolo
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Sabato 7 giugno nella cattedrale di San Donato in Pinerolo, nel corso di una solenne celebrazione, il vescovo Derio Olivero ha conferito l’ordine del presbiterato ai diaconi Francesco Cacciatore e Luca Palombo. Hanno concelebrato il vescovo emerito Pier Giorgio Debernardi, il vicario generale Massimo Lovera, il cancelliere Omar Larios Valencia e numerosi sacerdoti della diocesi.
«Nella vita concreta – ha detto il vescovo nell’omelia – separiamo ragione e fede, corpo e anima, riti e vita, Chiesa e mondo. Eppure, la ragione non esiste senza la fede, e la fede non esiste senza il pensiero. I riti senza la vita dentro diventano freddi e banali. La vita senza i riti perde il sale. È tutto da mescolare: come un’insalata ben condita. Gesù nel Vangelo ci mostra questa meravigliosa capacità di tenere insieme le cose. Pensate alle parabole: non parla solo di Dio o solo degli uomini, ma intreccia tutto con sapienza e amore. Anche nella parabola del buon samaritano: ci racconta la storia di un uomo che aiuta un altro uomo, ma nello stesso tempo ci mostra Dio che è il vero samaritano».
Il vescovo ha poi spiegato che cosa significhi essere preti oggi. «Significa, con entusiasmo e fatica, cercare di tenere insieme. Tenere insieme ragione e fede, rito e vita, Chiesa e mondo, eternità e storia. Tenere insieme le persone: credenti, diversamente credenti. Non creare divisioni tra “i nostri” e “gli altri”. Non è questo che ci chiede il Vangelo. Che bello, allora, vedere preti che celebrano portando dentro la vita vera: i sogni, le paure, il lavoro, la famiglia. Che bello vedere preti che parlano non di cose astratte, ma che pronunciano parole che toccano la vita. E che bello vedere preti che sanno vivere questa fatica e questa bellezza: tenere insieme tutto, perché tutto possa diventare una splendida insalata di relazioni, di vita e di fede».
Quindi ha concluso: «Questo è l’augurio che facciamo ai nostri amici Luca e Francesco, ordinati nella notte di Pentecoste: che possiate essere preti che tengono insieme, sempre. Perché lo Spirito che ricevete vi ricorda che Dio è Padre di tutti, e Gesù Cristo è morto per tutti. E lo Spirito Santo è per tutti, perché nessuno venga escluso dall’amore di Dio. Vi auguro di essere preti così: che sappiano tenere insieme, sempre».
Foto Lino Gandolfo


































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