16 Febbraio 2022
Torino: la lettera di 100 professori sull'emergenza ambientale
Cento accademici pongono in una lettera aperta diverse questioni sul clima al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di Torino. E si aspettano delle risposte…
È rivolta agli amministratori della Città di Torino, al sindaco Stefano Lo Russo in primis, una lettera “sul tema ben noto della ormai conclamata (almeno sul piano retorico), quanto oggettiva, emergenza ambientale, oltreché economica, che sta affliggendo il mondo intero”, in cui Torino – se non altro perché è in fondo alla classifica delle città europee per qualità dell’aria – “non può giocare il ruolo di semplice spettatrice in attesa che altri trovino delle soluzioni a problemi cui la città di fatto attivamente contribuisce”.
Nella lettera il cui primo firmatario è il prof. Angelo Tartaglia, assessore all’ambiente e all’energia del Comune di Cantalupa, sono numerose le questioni poste a Torino (e ai suoi amministratori):
- il Comune sta predisponendo una strategia e delle azioni adeguate ed efficaci per la riduzione di emissioni e del consumo di energia? Quali?
- Come interagiscono con le scelte politiche quotidiane e concrete della città i piani
d’azione – PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) e PAESC (Piano
d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima)? - Si è cominciato a predisporre un bilancio del carbonio? Se sì, perché nessuno ne è al corrente?
- PAES e PAESC implicano e hanno prodotto alcuni studi di monitoraggio delle emissioni
cittadine di climalteranti: quanto l’attività amministrativa ne tiene conto? - Le proposte di nuove attività o interventi sul territorio comunale tengono conto del bilancio di
emissioni climalteranti, oltreché inquinanti? - Il Piano Regolatore come gestisce il contenimento del consumo del suolo (che è continuato e continua ad avvenire)?
- Si sta sviluppando una strategia per ridurre la produzione di rifiuti ed il consumo di energia, nelle sue varie modalità?
- Per quanto riguarda l’energia, in coerenza col PAES, occorre un bilancio energetico cittadino: esiste già? e se c’è lo si utilizza per valutare le decisioni che si assumono? oppure lo si sta predisponendo? Il TAPE (Turin Action Plan for Energy) svolge questa funzione? L’Amministrazione ne è consapevole?
- L’Amministrazione sta considerando le possibilità offerte dal decreto legislativo 199/2021 (per la riduzione del fabbisogno energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili) e sta studiando le modalità per coinvolgere i cittadini e fornendo loro adeguate informazioni?
- Per la valutazione delle politiche cittadine non sarebbe il caso di provare a usare quelli per
valutare l’efficacia delle politiche economiche della città non sarebbe possibile anziché il PIL utilizzare gli indicatori BES (Benessere Equo e Sostenibile)?
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