2 Febbraio 2022
Sanremo. Achille Lauro come San Genesio?
Un artista deve fare parlare di sé. Gabriele D’Annunzio aveva visto lungo nel mondo della comunicazione: “Purchè se ne parli” e in effetti Achille Lauro sa farsi notare. Non è certo una novità nella storia. Oltre al poeta pensiamo ai cantanti che hanno sbaragliato la morale rigida di un tempo.
Per farsi notare ci sono almeno due vie comunicative.
La prima è sfondare per qualche talento specifico. L’altra via è quella che prevede una provocazione che susciti l’indignazione di uno o più gruppi sociali. Personalmente, in quanto cristiano devo fare tanto di cappello a Lauro. Non mi piace, ma non mi ha turbato più di tanto. È un artista che sa fare parlare di sé sfruttando questa seconda via. E anche questo è un tipo di talento. Ma il fatto che la sua arte si basi sul denigrare una particolare credenza così esplicitamente non può passare del tutto sotto silenzio. Non a caso il vescovo di Ventimiglia, mons. Antonio Suetta ha tuonato dalla sua cattedra ligure. Tuttavia la storia, sempre maestra di vita, ci insegna che non è una cosa che possa spaventare.
La vicenda di Lauro mi ha fatto ricordare l’esperienza di un santo artista: San Genesio, uomo di spettacolo nel teatro romano al tempo dell’impero romano. Sotto la persecuzione di Diocleziano Genesio faceva satira anti cristiana. Ma recitando la parte dei cristiani, si converte sulle scene mettendosi nei panni dei credenti che disprezzava. Comprende proprio l’importanza del battesimo. A quel punto, invece, di fermarsi continua la satira attraverso piece teatrali in cui gli attori, mettevano in scena i battesimi cristiani. Ma gli attori venivano battezzati realmente sulle scene sotto gli occhi degli spettatori in pieno tempo di persecuzione. Anche davanti al divertito Imperatore. Purtroppo quando la cosa fu svelata, Genesio venne martirizzato tramite decapitazione.
Proviamo ad accostare queste due figure lontane nel tempo. La scaltrezza di Genesio passa da una ricerca di successo fine a se stessa a una ricerca di successo per un fine più grande: la diffusione della fede. La scaltrezza di Lauro, se vogliamo simile, resta ancora al livello del successo per il successo. La speranza – che ha sapore di auspicio – è che prendendo così tanto in giro la fede altrui, se ne innamori come il santo. A vantaggio della intera società e non solo dei cristiani.
Ives Coassolo
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *