20 Aprile 2021
Regione. Torino-Torre Pellice. Canalis: non riattivarla è davvero un risparmio?
Lo scorso 14 aprile, in Consiglio Regionale, l’Assessore Gabusi ha risposto nel Question Time a una domanda posta dal consigliere Pd Monica Canalis sulle eventuali conseguenze legali della mancata riattivazione della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice.
«Una linea – precisa Canalis – prevista sia nello scenario “base” sia in quello “evolutivo” del Contratto di Servizio 2021-2035, firmato il 9 ottobre scorso da AMP-Agenzia Mobilità Piemontese, per conto della Regione, e da Trenitalia». Siccome i bisogni di trasporto hanno una natura dinamica, Trenitalia ha proposto tre diversi scenari progettuali, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Regione: Scenario Attuale; Scenario Base e Scenario Evolutivo.
«L’Assessore – racconta Canalis – ha risposto che è l’Ente Concedente che richiede all’Operatore Economico Trenitalia di predisporre di volta in volta i servizi. Il ripristino del servizio Pinerolo-Torre Pellice, contenuto negli scenari previsti nell’offerta, non è vincolante per l’Ente Concedente, che può richiedere variazioni sul Programma di Esercizio, in base alle proprie esigenze. Il fatto che la riattivazione della tratta Pinerolo-Torre Pellice non sia vincolante non vuol dire però che non abbia dei costi (anche le variazioni in diminuzione dei chilometri eserciti) e infatti lo stesso Assessore richiama che l’Operatore Economico Trenitalia sia tenuto a recepire le variazioni richieste dalla Regione, ma previa la verifica congiunta tecnica ed economica».
Per capire meglio le dinamiche in atto, conviene leggere che cosa dice il Contratto di Servizio: “il PEA potrà essere soggetto a variazioni in relazione a sopravvenute esigenze di esercizio o a significative variazioni della domanda di mobilità. L’OE (Operatore Economico) è tenuto a recepire le variazioni richieste dall’EC (Ente Concedente) fatta salva la capacità della rete e la disponibilità di tracce, previa verifica tecnica ed economica condotta congiuntamente tra l’EC e l’OE. I servizi ferroviari aggiuntivi sono quei servizi non previsti dal PEA che, in quanto finalizzati alla soddisfazione di domanda di trasporto stabile nel tempo, determinano l’aggiornamento del PEA nel corso dell’anno”.
Partendo da tali premesse Monica Canalis propone alcune riflessioni. «La tratta Pinerolo-Torre Pellice non è aggiuntiva rispetto allo scenario base del Contratto di Servizio e quindi la sua riattivazione non comporterebbe un aumento delle compensazioni a carico della Regione. Piuttosto, la sua mancata riattivazione comporta un risparmio per la Regione, quantificato in 1 milione di euro/anno dall’Assessore Gabusi. L’Assessore ha affermato, in risposta al mio Question Time, che questo milione non è oggi nella disponibilità della Regione.
Al risparmio ottenuto con la mancata riattivazione della linea va comunque sottratto il costo del servizio bus della linea 901, attualmente in essere.
È difficile, inoltre, credere che Trenitalia rinunci al corrispettivo determinato dall’Assessore Gabusi in un milione all’anno per 15 anni, senza chiedere un indennizzo. Anche questo futuro indennizzo va quindi sottratto al risparmio maturato dalla Regione.
Il progetto alternativo di ecobus+ciclovia messo a punto dai Sindaci della Valle ha anch’esso un costo. La Giunta Cirio intende risparmiare 1 milione di euro/anno sul treno per dirottare questa cifra sull’ecobus? Fino a quando non sarà nota la risposta su questo punto, mi pare imprudente smantellare in modo irreversibile l’infrastruttura dei binari ferroviari per far posto a un ecobus la cui fonte di finanziamento non è chiara e la cui comparazione con il servizio ferroviario non è stata effettuata».
Tanti i punti da chiarire e un unico punto chiaro: «a fronte dell’’indicazione di priorità data dal Next Generation Eu a favore di progetti infrastrutturali e trasportistici caratterizzati da basse emissioni inquinanti, l’Assessore Gabusi, in Val Pellice come su altre 14 linee ferroviarie minori del Piemonte, vuole risparmiare sul trasporto su ferro e in generale sul TPL (Trasporto Pubblico Locale). Nel settore trasporti è l’offerta che genera la domanda, quindi per incentivare il trasporto su ferro, che è quello col minor impatto sulla qualità dell’aria, bisognerebbe aumentare l’offerta di linee ferroviarie, invece di ridurla».
In conclusione Canalis attacca ancora: «il NO aprioristico dell’Assessore sulla riattivazione della linea ferroviaria sta pregiudicando una riflessione serena e libera da ambiguità. Nel mio ruolo di consigliera regionale, ritengo pertanto che sia venuto il momento di un dialogo trasparente con la popolazione (Sindaci e Associazioni) per fare una comparazione seria tra le diverse modalità di Tpl (treno, eco bus ecc) e non escludere a priori una rimodulazione delle fermate del treno e un miglioramento dell’accessibilità delle stazioni. Il progetto deve essere condiviso con tutto il territorio, coinvolgendo tutti i soggetti territoriali».
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