2 Novembre 2020
Regione. Canalis (Pd): poco chiaro l'impatto del nuovo piano sulla non autosufficienza a Torino
Il 2 novembre nella IV commissione consiliare, l’assessore regionale Chiara Caucino ha dichiarato che, nel 2019, 25mila piemontesi non autosufficienti hanno beneficiato delle prestazioni domiciliari. «Di questi – commenta il consigliere regionale e vicesegretario del Pd Piemonte, Monica Canalis -, sappiamo che tremila erano residenti nella città di Torino, che quindi non fa affatto la parte del leone, nonostante rappresenti un quinto della popolazione regionale».
«L’assessore ci ha confortati assicurando che verrà garantito il 100% delle prestazioni ai soggetti che già ne beneficiavano, quindi non ci sarà la decurtazione annunciata a settembre, mentre i nuovi inserimenti saranno interamente sottoposti al calcolo dell’Isee, a differenza di quanto accade oggi (oggi nella città di Torino, l’Isee viene applicato solo al 50% della prestazione)» prosegue Canalis. Che però manifesta qualche perplessità: «È poco chiaro quanto si allargherà la platea dei beneficiari grazie ai maggiori trasferimenti che il Governo ha garantito nel 2020; l’ipotesi è di 1.000 piemontesi in più raggiunti dalla misura, che, seppur minimamente, erode l’enorme lista d’attesa di circa 10.000 persone. A questo punto speriamo che si sblocchino le nuove autorizzazioni di spesa per i progetti domiciliari nella città di Torino, rimaste ferme tra luglio e settembre, con grande penalizzazione per i pazienti e per le loro famiglie».
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