Skip to Main Content

Fatti e opinioni  

Regione. Canalis (Pd): la Lega ha fretta di cambiare la legge sul gioco d'azzardo

Regione. Canalis (Pd): la Lega ha fretta di cambiare la legge sul gioco d'azzardo

Domani (mercoledì 14 aprile) sarà discussa in Regione Piemonte la proposta di legge che alleggerire le prescrizioni per il gioco d’azzardo, su cui si è espresso recentemente anche Pier Luigi Dovis, incaricato regionale della Caritas.

Pier Luigi Dovis, incaricato Caritas per il Piemonte

«La battaglia è arrivata alla fase finale. La destra che governa la Regione Piemonte ha richiamato in aula per mercoledì 14 aprile la Proposta di Legge del leghista Leone, con lo scopo di accelerare i tempi e saltare le audizioni delle associazioni», commenta Monica Canalis, consigliere regionale del partito democratico. Che aggiunge: «L’articolo 13 della vigente Legge regionale 9/2016, sul contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico, prevede un periodo di transizione per dar modo agli esercenti di adeguarsi. Questo periodo scade il 2 maggio 2021. Per questo i leghisti hanno una fretta indiavolata di modificare la norma: per mettere questi esercenti al riparo da sanzioni. Mi chiedo però: cinque anni non sono stati sufficienti per mettersi in regola?»

La Consigliera regionale del Piemonte Monica Canalis

Da notare che la legge in vigore era stata votata all’unanimità e sembra aver dato risultati confortanti come la diminuzione del 20% dei pazienti con dipendenza da gioco, dei volumi giocati e persi dai giocatori (senza che si siano spostati sul gioco on line).

«La legge piemontese non è proibizionista, ma semplicemente pone dei limiti, dei paletti, alla collocazione e agli orari di apertura delle sale slot, sale scommesse ecc. Non è una legge liberista e per questo va difesa», prosegue Canalis. «In gioco ci sono 4 temi:
– la sanità. Il Gioco d’Azzardo Patologico è infatti una vera e propria dipendenza.
– la legalità. Dietro al sistema dell’azzardo girano gli interessi di lobby potentissime che spesso hanno sede in altri paesi e che non devono condizionare le scelte sanitarie della nostra Regione
– la povertà. Nel 2021 aumenteranno sfratti e licenziamenti a causa della pandemia. Non è il caso di aumentare le macchinette! Ci saranno già tanti cittadini sul lastrico!
– il lavoro. L’articolo 41 della Costituzione italiana afferma che l’iniziativa economica è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. La Legge regionale 9/2016 finora ha fatto perdere poche decine di posti di lavoro (nelle tabaccherie si sono creati posti di lavori che hanno compensato quelli persi nelle sale slot), ma in ogni caso Cirio, Chiorino e compagni ci devono spiegare se la loro idea di creazione di lavoro post pandemia è questa!»

Oltre a presidiare l’aula della Regione il Pd protesterà – insieme alle Associazioni del Terzo Settore -mercoledì 14 aprile, alle ore 9:30 a Torino, in Piazza Castello, di fronte alla Giunta regionale.

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *