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Fatti e opinioni  

Regione. Canalis (PD): bocciata la proposta di legge sul contrasto al gioco d'azzardo

Regione. Canalis (PD): bocciata la proposta di legge sul contrasto al gioco d'azzardo

La consigliera regionale Monica Canalis (PD) stigmatizza la scelta del centrodestra in Regione di bocciare la legge di iniziativa popolare per il contrasto al gioco d’azzardo.

La scorsa settimana il centrodestra, che ha la maggioranza nel consiglio regionale del Piemonte ha bocciato la proposta di legge di iniziativa popolare sul contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico, che aveva raccolto più di 12.000 firme di cittadini piemontesi.
C’è stata totale indifferenza verso questa massiccia mobilitazione dal basso, che negli anni aveva coinvolto singoli cittadini e decine di associazioni.
Tra gli enti indipendenti che hanno contribuito attivamente a raccogliere le firme, e a promuovere una nuova norma regionale con limiti orari e spaziali più severi, c’erano anche
  • Movimento dei Focolari,
  • Libera,
  • Acli,
  • Società San Vincenzo de Paoli,
  • Salesiani,
  • Sermig,
  • Arci,
  • Forum associazioni familiari,
  • Comunità Papa Giovanni XXIII,
  • Azione Cattolica,
  • Auser,
  • Giuseppini del Murialdo,
  • Comunità di sant’Egidio,
  • Comunità Cenacolo,
  • Cittadinanza Attiva,
  • UCID,
  • Movimento Consumatori, ecc
La destra piemontese può essere indifferente al dolore e all’impoverimento delle famiglie delle persone affette da Gioco d’Azzardo Patologico, ma noi non smetteremo di denunciare che l’aumento di questa patologia è determinato innanzitutto dall’aumento dell’offerta di gioco. Più cresce l’offerta di gioco e più aumenta la domanda.
Le attività economiche devono essere regolate per non nuocere alla salute e al benessere della popolazione, così come aveva fatto con successo il Piemonte nel 2016, riducendo del 20% i malati in due anni, fino all’abrogazione voluta dalla destra.
Non si tratta di proibizionismo, ma di impedire che le imprese lucrino sulla pelle delle persone più vulnerabili, con il beneplacito delle istituzioni!
Un’occasione persa per il Piemonte e un problema sanitario e sociale in più per l’intera comunità.

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