3 Marzo 2021
Regione. Canalis (Pd): ancora ridotte le risorse per le fragilità sociali

Continua la battaglia di Monica Canalis, consigliere regionale Pd, a tutela delle fasce più deboli come gli anziani non autosufficienti.

«I ristori per le RSA convenzionate vanno a rilento- sottolinea Canalis -, i nuovi inserimenti sono fermi e provocano una miriade di posti vuoti e il dato sul risparmio 2020 per mancati convenzionamenti continua ad essere tenuto nascosto. A tutto questo si aggiunge il taglio sugli assegni di cura, sui gruppi appartamento psichiatria e sui ristori alle RSA autorizzate, riscontrato oggi in IV Commissione consiliare. I numeri parlano chiaro: nel 2017 la Giunta Chiamparino aveva speso a consuntivo 54 milioni e 638mila sul Fondo Regionale per la Coesione Sociale ex LR 1/2004, che finanzia assegni di cura, gruppi appartamento psichiatria, comunità alloggio psichiatria, borse lavoro psichiatria e assistenza SLA. Sulla competenza 2021 troviamo invece solo 49 milioni di euro, con un calo della spesa legato soprattutto alla psichiatria. Sui ristori alle RSA autorizzate e non convenzionate, abbiamo invece rilevato che una DGR del 26.2.2021 prevede soltanto 5,9 milioni (di cui 3,9 statali) sui 10,1 originariamente previsti dalla LR 3/2021. L’assessore regionale Marnati non ha ancora deliberato sui 4,2 milioni di ristori per i consumi elettrici che dovevano essere finanziati dalla Legge regionale sulle derivazioni idroelettriche (impugnata dal Governo). Avevamo messo in guardia sull’incertezza di quelle risorse, ed ora pare che fossimo nel giusto».
In pratica, denuncia la vice-segretaria del Pd Piemonte, «un altro colpo al già fragilissimo mondo delle RSA, così provato da questa pandemia. Viene insomma confermato il disimpegno della Giunta Cirio sulle fragilità sociali, iniziato negli anni scorsi. Non autosufficienza e psichiatria sembra non siano priorità di questa Giunta a trazione leghista. Se la Regione mantenesse gli impegni finanziari degli anni precedenti, riusciremmo a raggiungere molte più persone, in un momento in cui la cura degli anziani e delle persone con patologie psichiatriche dimostra di essere sempre più centrale».
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