Oltre alle numerose dichiarazioni post-voto regionale effettuate dal presidente vincente, dai candidati perdenti e dai vari aspiranti consiglieri pinerolesi eletti e non, sono pervenute anche alcune considerazioni dei consiglieri appoggiati dai partiti locali, ma non residenti nel nostro territorio.

In primis vi è Paolo Ruzzola, due volte sindaco e assessore del comune di Buttigliera Alta, nonché attuale consigliere metropolitano di Torino, sostenuto dalla sezione locale di Forza Italia. Ruzzola accedendo a Palazzo Lascaris con 2.700 preferenze ha fatto sapere: «Ora inizia una nuova sfida in cui, cercheremo di fare del Piemonte una regione ad alta velocità. Ho ben presente le esigenze dei cittadini e le criticità del territorio. Da consigliere regionale lavorerò per portare il Piemonte verso i traguardi che merita».


Successivamente, anche Roberto Rosso, sostenuto dalla delegazione pinerolese di Fratelli d’Italia: “Ugo Martinat”, che guadagna uno scranno consigliare grazie ai 4.774 voti, al nostro giornale ha spiegato: «Adesso è arrivato il momento di lavorare per il Piemonte. Puntiamo sul lavoro, sull’economia, sul miglioramento delle infrastrutture, a partire dall’aeroporto di Torino, ma senza dimenticare le ferrovie locali, che devono diventare come in Lombardia una vera e propria metropolitana regionale. Ringrazio i tanti elettori del pinerolese che mi hanno votato».
Secondo Rosso, inoltre, i territori vanno valorizzati al meglio e il loro ruolo strategico va esaltato: «Per questo- spiega- bisogna pensare a una grande provincia delle valli occitane da Limone a Bardonecchia con capisaldi tre grandi città della storia e dell’oggi in Piemonte: Pinerolo, Saluzzo e Cuneo».


Decisamente spiacevole è stato l’esito elettorale per Bartolomeo Giachino della lista civica: “Sì Tav, Sì Lavoro per il Piemonte nel Cuore”, che con 674 preferenze resta escluso dal ruolo in regione. L’ex-sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti del quarto governo Berlusconi, organizzatore di molte manifestazioni pro-Tav, ha definito, infine la scelta dei suoi elettori “coraggiosa”, verso un Piemonte che da anni sta perdendo risorse importanti divenendo rilanciabile solo con nuovi trasporti, che rendano la regione più globalizzata.

Lorenzo Battiglia