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Fatti e opinioni  

Referendum 2022: i dati (e qualche riflessione)

Referendum 2022: i dati (e qualche riflessione)

I referendum sulla giustizia non hanno raggiunto il quorum, registrando un’affluenza, in Italia del 20,94%, che sommato alle sezioni estere risulta del 20,56%.

Alla fine i 5 referendum sulla giustizia non hanno raggiunto il quorum previsto del 50% + 1 previsto per considerarli validi registrando un’affluenza, in Italia del 20,94%, che sommato alle sezioni estere risulta del 20,56%.

In Italia

  1. Il quesito per abolire la legge Severino ottiene: 53,97% Sì e 46,03% No
  2. Il quesito per limitare le misure cautelari ottiene: 56,12% Sì e 43,88% No
  3. Il quesito sulla separazione delle funzioni dei magistrati ottiene: 74,01% Sì e 25% No
  4. Il quesito per permettere ai membri laici di giudicare la carriera dei magistrati, nei Consigli Giudiziari ottiene: 71,91% di Sì e 28,06% No
  5. Il quesito per cancellare le 25 firme richieste per l’elezione di un magistrato al Csm ottiene: 72,52% Sì e 27,48% No

Il Piemonte

In Piemonte si registra un’affluenza del 21,69% con:

  1. 52,91% Sì e 47,09% No per il primo quesito
  2. 54,82% Sì e 45,18% No per il secondo
  3. 73,19% Sì e 26,81 No per il terzo quesito
  4. 71,42% Sì e 28,58% No per il quarto
  5. 71,63% Sì e 28,37 No per l’ultimo

Il parere dell’ANM

«Avevamo già detto che erano quesiti del tutto inadeguati ad affrontare i problemi della giustizia e che non coglievano il nocciolo delle questioni. Soprattutto è una conferma a quello che noi diciamo da tempo: la separazione delle carriere non è una cosa buona. È la seconda volta che viene bocciata, e questa volta in maniera ancora più pesante, dai cittadini e auspico che il Parlamento e la ministra Cartabia tengano conto delle indicazioni emerse dal voto referendario» ha commentato il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia.

Esito scontato per l’Unione delle Camere Penali

In una nota l’Unione delle Camere Penali ha definito l’esito del referendum «scontato» e ha attaccato, anche se non esplicitamente, la Lega colpevole di aver monopolizzato il referendum e aver scelto di non presentare in Cassazione le firme raccolte dai cittadini, ma di aver preferito la strada dei 5 Consigli Regionali che possono fare la richiesta del referendum. Inoltre le Camere Penali hanno dichiarato: «Abbiamo da subito denunciato l’incivile silenzio censorio sul voto referendario, e dunque la eclatante violazione del diritto dei cittadini a conoscere per deliberare. D’altronde, la storia dei referendum in Italia è da sempre una storia di ostracismo e di avversione al voto democratico diretto»,

I Radicali: cannabis e eutanasia, perché no?

Tesi analoga all’Unione delle Camere Penali è stata quella dei Radicali Italiani, sostenitori del Sì, che su Facebook tornano sull’importanza di legalizzare la Cannabis e l’eutanasia, criticando nuovamente la scelta di non della Cassazione che non ha accettato i quesiti.

Che cosa chiedono gli italiani alla politica?

Al di là delle a varie considerazioni sulla poca campagna referendaria, la scelta del primo week-end estivo e della concomitanza, per alcuni comuni con le elezioni amministrative resta un fatto. In base a un sondaggio dell’Istituto Ipsos di Nando Paglioncelli realizzato a maggio 2021 sul Pnnr e le priorità degli italiani solo per il 37% era la giustizia. Mentre nel settembre 2021 in un sondaggio, dello stesso istituto, sul medesimo tema, la percentuale di chi voleva un intervento sul cattivo funzionamento delle istituzioni era del 31%.

Tali dati sono stati raccolti dopo lo scandalo Palamara questo basta per aprire altre riflessioni su quello che gli italiani chiedono alla politica.

Lorenzo Battiglia

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